Non sono solo momenti di rito. Accanto agli auguri, i leader impiegano i discorsi di Capodanno per veicolare messaggi più o meno espliciti. E il non detto pesa almeno quanto il detto, vedi alla voce Putin che non cita esplicitamente l’Ucraina. Ecco una selezione dei principali messaggi:
Putin: nessuno ci fermerà
“Non arretreremo mai” ha detto Vladimir Putin, 71 anni, in un videomessaggio registrato e diffuso, per ognuno degli undici fusi orari della Federazione russa, poco prima della mezzanotte (i primi ad ascoltarlo sono stati gli abitanti della Kamchatka, quando in Svizzera non era ancora mezzogiorno del 31).
Il presidente russo Vladimir Putin
“Abbiamo dimostrato più volte che possiamo risolvere i compiti più difficili e che non arretreremo mai perché nessuna forza può dividerci”, ha detto il presidente, senza mai citare direttamente l’Ucraina e l’invasione, che in Russia è obbligatorio chiamare operazione militare speciale.
Ad alcuni analisti, nei giorni scorsi, è sembrato che Putin stesse mandando discreti segnali a USA e Occidente sulla possibilità di congelare il conflitto ucraino, ma poi sono arrivati i bombardamenti dell’altro ieri, i più intensi dall’inizio del conflitto. Quel che è sicuro è che l’inquilino del Cremlino intende presentarsi alle presidenziali di marzo. Il suo partito si chiama, per l’appunto, “Russia Unita”.
XI: la Cina sarà riunificata
La Cina sarà certamente riunificata, ha detto il presidente Xi Jinping, lodando i progressi di un’economia “più resistente e dinamica di prima”. E ha citato i veicoli elettrici, le batterie al litio o i pannelli solari. Certo, non tutto va bene, e lo stesso presidente ha riconosciuto che “alcune aziende stanno affrontando pressioni nelle loro operazioni e alcune persone hanno difficoltà in termini di occupazione e condizioni di vita”.
Il presidente cinese Xi Jinping
Ma quello di Xi è stato un discorso ottimistico di chi sa di avere carte da giocare in questo mondo incerto e turbolento. Quando dice che Taiwan tornerà alla madre patria lo intende per quando? Sta pensando ad un operazione militare, magari sfruttando il fatto che gli USA sono già molto impegnati con l’Ucraina e la situazione in Medio Oriente ? Di certo Xi è uno di quelli che sanno benissimo che la parola greca “crisi” significa anche “opportunità”.
Il Papa tira le orecchie a Roma
Il Papa è debole e affaticato (per lo meno cosi appare) ma pensa con entusiasmo all’anno santo 2025, e anche con un po’ di inquietudine. La città di Roma, tradizionalmente un posto non facile per chi gira a piedi, è diventata ancora più difficile con i cantieri del giubileo. “Stiamo lavorando, ciascuno a suo modo, per fare di questa città un segno di speranza per chi ci vive e chi la visita?” si è chiesto retoricamente il pontefice durante l’omelia per il Te Deum in San Pietro. Francesco ha citato in particolare gli anziani e chi ha problemi di deambulazione, ma deve vedersela con posteggi selvaggi, mancanza di infrastrutture, trasporti pubblici arretrati e molto altro che non va.
Papa Francesco e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri al termine del Te Deum
Ad ascoltarlo c’era anche il sindaco Roberto Gualtieri (PD) che lo ha salutato caramente e con sorrisi, ma quella che ha dovuto ascoltare era una tirata d’orecchi. Aspettatevi polemiche.
La regina è stanca
A 83 anni - di cui 52 di regno - la regina Margherita di Danimarca ha deciso che è il momento di andare in pensione e abdicherà il 14 gennaio. Vedova dal 2018, ha cominciato a pensarci - lo ha detto lei stessa - dopo un’operazione alla schiena nel febbraio scorso. Dopo la morte di Elisabetta d’Inghilterra era la decana delle teste coronate d’Europa, un titolo che ora passa al re di Svezia Carl XVI Gustav, mentre a ereditare il trono danese sarà il principe Federico, 55 anni, primogenito di Margherita.
La regina Margherita di Danimarca
Margherita II di Danimarca lascia il trono al figlio
Telegiornale 31.12.2023, 20:00
I re scandinavi hanno ruoli puramente cerimoniali, ma non di meno sono molto amati dai loro sudditi. Era certamente così per Margherita, che tra l’altro è stata la prima donna a regnare sulla Danimarca dal Medio evo.
Macron pensa già alle europee
A sei mesi dalle elezioni europee di giugno, Emmanuel Macron ha evocato delle “scelte decisive” che i francesi dovranno fare: “continuare l’Europa o la bloccare. Affermare la forza delle nostre democrazie liberali oppure cedere alle menzogne che seminano il caos”.
Il presidente francese Emmanuel Macron
Il presidente francese ha anche citato le prossime Olimpiadi e la riapertura della cattedrale di Notre-Dame, prevista per l’8 dicembre prossimo, cinque anni dopo il tragico rogo che l’ha deturpata.
https://www.rsi.ch/s/2023318
Scholz: adattarsi a un mondo turbolento
“Wir in Deutschland kommen da durch”, la supereremo. Non è il “Wir schaffen das” che Angela Merkel pronunciò nel 2015 a proposito della crisi dei migranti, ma è comunque una frase a effetto quella impiegata dal cancelliere Scholz nel suo messaggio di fine anno.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz
“Il nostro mondo è diventato più turbolento e duro. Cambia a una velocità da togliere il fiato. Di conseguenza anche noi dobbiamo cambiare”. E anche Scholz ha ricordato l’Unione europea “che ci rende più forti”.