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Disgelo tra Biden e Xi, “competizione non sia conflitto”

Il presidente USA e il suo omologo cinese si sono incontrati alle porte di San Francisco: “Ci sono sfide globali critiche che richiedono la nostra leadership. E oggi abbiamo fatto progressi”

  • 15 novembre 2023, 23:49
  • 15 novembre 2023, 23:49
05:18

Xi incontra Biden

Telegiornale 15.11.2023, 20:00

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Di: AP/ATS/RSI Info/M. Ang. 

“Apprezzo la conversazione che ho avuto oggi con il presidente Xi perché ritengo che è fondamentale che ci capiamo chiaramente, da leader a leader. Ci sono sfide globali critiche che richiedono la nostra leadership. E oggi abbiamo fatto progressi”. Così il presidente statunitense Joe Biden dopo l’incontro con il suo omologo cinese Xi Jinping a margine della conferenza sulla Cooperazione economica Asia-Pacifico; una breve stretta di mano, sorrisi di rito e circa quattro ore di faccia a faccia tra i due presidenti in una scenografica residenza alle porte di San Francisco, per avviare il disgelo tra USA e Cina. Non un reset, ma una ripresa del dialogo a tutti i livelli, anche militari.

Per “capirsi reciprocamente in modo chiaro e fare in modo che la competizione non sfoci in conflitto”, cooperando insieme “dal clima all’intelligenza artificiale”, come ha spiegato Biden. E per “superare le differenze” in un mondo “abbastanza grande per la convivenza e per il successo di Cina e Stati Uniti”, che “non possono voltarsi le spalle”, tanto meno sullo sfondo di un’economia globale “in ripresa ma con uno slancio lento, appesantita dal protezionismo”, come gli ha fatto eco Xi Jinping, affermando di credere in un “futuro promettente” delle relazioni USA-Cina.

Era l’obiettivo minimo del summit tra Joe Biden e Xi Jinping dopo che le relazioni tra i due Paesi sono scivolate al punto più basso, col tonfo finale dei palloni spia cinesi. Entrambi i presidenti avevano bisogno di una tregua, il primo per motivi politici, il secondo per ragioni economiche: Biden vuole evitare un conflitto aperto con Pechino nel bel mezzo di due guerre e della difficile campagna per la rielezione, Xi intende rilanciare una crescita in frenata, minacciata dalla bolla immobiliare.

Xi ha parlato della necessità di rafforzare la cooperazione per combattere il cambiamento climatico, ma ha anche condannato quello che ha definito il crescente “protezionismo”. Biden ha detto che l’obiettivo del vertice APEC è che i leader “si capiscano” Xi ha detto che hanno “pesanti responsabilità” per il mondo.

Settimo incontro fra i due leader dal 2011

“Pace e sviluppo globali”, i due binari del vertice indicati da Pechino alla vigilia dell’incontro, il primo di persona dopo un anno ma il settimo tra i due leader, che si conoscono dal 2011, quando entrambi erano vicepresidenti. Xi non metteva piede negli Usa dal 2017, dall’epoca Trump.

Biden ha dato il benvenuto al presidente cinese - che in passato aveva definito “un dittatore” - in una location tenuta segreta dalle parti sino all’ultimo, per timore di contestazioni: la storica tenuta Filoli, 40 km a sud di San Francisco, 654 acri di verde che circondano una residenza di campagna in stile revival georgiano immersa in giardini rinascimentali all’inglese, un tempo set della serie “Dynasty”. E’ qui che i capi delle due superpotenze hanno cercato possibili punti di incontro sui principali dossier bilaterali e globali, anche se le divergenze non mancano e i rispettivi team dovranno continuare a confrontarsi.

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