“Non posso permettere che si dica” che “lo Stato si è dimesso qui”; la Francia non ha abbandonato Mayotte. Anzi, s’impegna a risollevare l’arcipelago con aiuti, sovvenzioni e una ristrutturazione generale del territorio oltremare, duramente colpito dal ciclone Chido negli ultimi giorni.
Queste, in sintesi, le intenzioni del presidente francese Emmanuel Macron, in visita giovedì nel territorio devastato. I primi contributi dal continente si sono visti sin da subito: assieme al presidente sull’isola sono giunti quattro tonnellate di aiuti alimentari e sanitari, diversi infermieri e altri soccorritori arriveranno. Venerdì poi, un ospedale da campo sarà allestito per aiutare la popolazione e distribuire altri aiuti. Per proteggere i cittadini, inoltre, Parigi ha richiesto 10’000 tende e alloggi di emergenza al meccanismo europeo, come dichiarato dal ministro degli Esteri francese.
Il presidente ha anche annunciato un “fondo di compensazione” per aiutare coloro che non sono assicurati.
E dopo gli aiuti, sarà tempo di ricostruire. “Tutti devono accettare che in termini di competenze e regole le cose devono cambiare”, ha detto ai giornalisti mentre visitava la capitale Mamoudzou. Bisogna “intensificare la lotta contro l’immigrazione clandestina, mentre ovviamente ristabiliamo le scuole, ricostruiamo le abitazioni e gli ospedali”.
Il tifone Chido devasta Mayotte
Telegiornale 16.12.2024, 20:00
Macron ha riconosciuto poi che molti morti non sono stati segnalati. Ha detto che i servizi telefonici saranno riparati “nei prossimi giorni” in modo che le persone possano segnalare i loro cari scomparsi.
Le autorità francesi hanno dichiarato che almeno 31 persone sono morte e più di 1’500 sono rimaste ferite, di cui oltre 200 in modo grave. Ma si teme che siano morte centinaia o addirittura migliaia di persone.
Il presidente si fermerà a Mayotte per la notte e venerdì mattina visiterà un’area di baraccopoli gravemente colpita dal ciclone.