In Germania il forte aumento dei profughi ucraini è stato al centro di un vertice d'emergenza convocato oggi (giovedì) a Berlino (solo nel 2022 sono arrivati circa 1 milione e centomila rifugiati ucraini, mettendo sotto pressione le strutture di accoglienza, già sollecitate da diverse decine di migliaia di persone fuggite da Siria, Afghanistan e Iran).
Centri di accoglienza sempre più affollati e comuni che faticano a stare al passo con le richieste. Una situazione che Berlino conosce bene, ma per cui non intende aumentare il sostegno finanziario. La ministra dell'interno Nancy Faeser ha però promesso maggiori aiuti per l'alloggio: "Metteremo a disposizione terreni liberi e costruiremo ulteriori alloggi temporanei. Cercheremo di farlo nel più breve tempo possibile", ha detto.
Una misura che, tuttavia, per chi rappresenta le città tedesche non è sufficiente, come non lo sono i 2,7 miliardi messi a disposizione delle autorità locali che, oltre all'alloggio dei migranti, devono provvedere anche alla loro integrazione.
"Molti transitati dalla Svizzera senza essere registrati"
Uno dei problemi sollevati oggi a Berlino è che molti dei profughi arrivati in Germania sono prima transitati da altri Paesi dell'area Schenghen senza essere registrati come prevedono le normative europee. Nel Baden-Württemberg - ad esempio - nel 2022 115mila persone sono entrate illegalmente da Austria, Repubblica Ceca e Svizzera. Solo 1 su 3 era già stato registrato in uno di questi Paesi.
"Dobbiamo controllare e limitare l'immigrazione. Lo deve fare il Governo federale. La responsabilità non può essere dei Länder o dei Comuni, neanche per quanto riguarda i rimpatri. Il problema è che il Governo ha fatto le leggi e poi ha delegato la loro applicazione. Inoltre servono procedure più rapide per elaborare le richieste d'asilo", sostiene Tino Schomann, del circondario del Meclemburgo Nordoccidentale.
Richieste a cui il ministero dell'interno ha risposto promettendo una maggiore collaborazione tra Berlino e le autorità locali e un miglior controllo delle risorse stanziate.
Gli aggiornamenti sull'Ucraina
Telegiornale 16.02.2023, 20:00