A Berlino è iniziato martedì mattina un vertice fra Governo, regioni e Comuni sulla nuova emergenza profughi. L'incessante flusso di persone in fuga dall'Ucraina sta mettendo in ginocchio le strutture di accoglienza. Dopo la Polonia, la Germania è il principale punto di arrivo per i profughi in fuga dalle bombe russe.
Da febbraio ad agosto, la Germania ha accolto circa 980'000 profughi provenienti dall'Ucraina. Un numero destinato ancora a salire col protrarsi della guerra. Ogni giorno i centri di accoglienza registrano fra i 12 e i 14'000 nuovi arrivi e sono ormai al limite della loro capienza, tanto che le amministrazioni comunali e regionali hanno iniziato a utilizzare ex caserme, alberghi e anche palestre, per dare un tetto ai rifugiati.
La situazione ricorda molto quella dell'autunno del 2015, quando la Germania accolse in pochi mesi oltre 1'000'000 di profughi provenienti dalla Siria e dell'Afghanistan. Questa volta, tuttavia, le cose sembrano funzionare meglio rispetto a sette anni fa. Le istituzioni pubbliche, come anche le associazioni private, hanno raccolto molta esperienza e hanno imparato dagli errori del passato. Ai profughi provenienti dall'Ucraina, ad esempio, oltre a un permesso di soggiorno di 5 anni, è stato concesso anche un permesso di lavoro. Questo facilita la loro integrazione nel Paese e pesa meno sui bilanci pubblici.
Ciononostante, molti comuni sono ormai al limite delle loro forze e non sono più in grado di accogliere nuovi profughi. Nel corso di un mini-vertice iniziato martedì mattina a Berlino, il Governo ha ora promesso alle regioni un maggiore sostegno finanziario e logistico per l'accoglienza dei rifugiati. In vista dell'inverno il numero complessivo dei profughi ucraini in Germania potrebbe raggiungere, secondo nuove stime, il milione e mezzo.