"Dobbiamo riconoscere lo Stato di Palestina con i confini del 1967, liberandoci dall'idea che questo sia un ostacolo alla pace" e "Gerusalemme come capitale dello stato occupato di Palestina". È l'appello lanciato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan in apertura, mercoledì, del vertice straordinario dell'Organizzazione della cooperazione islamica (OIC) a Istanbul, che vede riuniti i capi di Stato, di Governo e alti rappresentanti politici di 57 paesi.
"Almeno 196 paesi ONU sono fermamente contrari" alla decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, ha aggiunto Erdogan.
Il summit è stato convocato dalla Turchia come presidente di turno. Ankara punta a definire una "posizione comune" del mondo musulmano di fronte al riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte degli USA.
Nei giorni scorsi Erdogan ha usato toni duri sia contro Israele che contro Trump, accusando lo Stato ebraico di essere uno "stato terrorista e assassino di bambini" e Washington di complicità nei suoi "spargimenti di sangue".
Tra i leader presenti anche Mahmoud Abbas. "D'ora in poi" i palestinesi non accetteranno più alcun ruolo di mediazione degli USA nel processo di pace in Medio Oriente, ha dichiarato il presidente palestinese. "Trump vuole regalare Gerusalemme a Israele, come se stesse donando uno degli Stati americani, come se fosse la sola persona con l'autorità di decidere".
ATS/M. Ang.
RG delle 12.30 del 13.12.17; il servizio di Filippo Cicciù
RSI Info 13.12.2017, 13:19
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