La Commissione dell’UE ha annunciato l’apertura di un’indagine approfondita nei confronti di Meta - casa madre del gruppo di Mark Zuckerberg - per la possibile violazione delle norme a tutela dei minori contenute nel Digital Services Act europeo. Si tratta della sesta inchiesta nel complesso - e della seconda che riguarda Meta - da quando la nuova norma è entrata in vigore. Sono 23 i servizi online sotto osservazione da fine agosto: ci sono anche TikTok, Apple, Google, Microsoft, Amazon, X e tre siti pornografici. Per questo compito sono stati reclutati circa 100 specialisti.
Nel caso specifico, Bruxelles teme che “i sistemi di Facebook e Instagram, compresi i loro algoritmi, possano stimolare dipendenze comportamentali nei bambini” e “creare effetti” di isolamento e depressione rischiosi per la loro salute mentale.
Sotto la lente sono finiti anche i metodi di verifica dell’età degli utenti messi in atto da Meta, che potrebbero non essere efficaci. “Non siamo convinti che Meta faccia abbastanza per proteggere la salute fisica e mentale dei giovani europei sulle sue piattaforme”, ha dichiarato il commissario europeo André Bréton, citato in un comunicato.
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