Migrazione e non solo. Sono cinque i pilastri al centro del Memorandum d'intesa tra l'UE e la Tunisia firmata a Cartagine e che ora dovrà essere approvata dai 27 Paesi membri. L'accordo mette in campo "un pacchetto di partenariato comprensivo", distinguendosi, in questo, dall'intesa firmata nel 2016 da Bruxelles e Ankara per la gestione dei flussi dalla Siria. L'UE ha offerto al presidente tunisino Kais Saied un accordo in cinque punti, già delineati nella dichiarazione congiunta dello scorso 11 giugno: assistenza macrofinanziaria, relazioni economiche, partnership sull'energia sostenibile, migrazione, promozione degli scambi tra tunisini ed europei.
A firmare l'intesa la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, la prima ministra italiana Giorgia Meloni, il primo ministro olandese Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied. Presente, alla cerimonia, anche la premier tunisina Najla Bouden.
L'accordo di "partenariato strategico" contribuirà alla lotta contro i trafficanti di esseri umani, hanno dichiarato domenica la presidenza tunisina e il primo ministro olandese Mark Rutte. "L'accordo contiene accordi su come smantellare il modello di business dei trafficanti di esseri umani, rafforzare il controllo delle frontiere e migliorare la registrazione e il rimpatrio. Tutte misure essenziali per rafforzare gli sforzi per fermare la migrazione irregolare", ha dichiarato il premier olandese.
Il commento da Roma
Telegiornale 16.07.2023, 20:00
Più di 100 milioni di euro per combattere i trafficanti di esseri umani
La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che verranno erogati più di 100 milioni di euro per combattere i trafficanti di esseri umani. "Noi oggi più che mai sulla migrazione abbiamo bisogno di una efficace cooperazione. Dobbiamo combattere le atttività dei trafficanti, che sfruttano vite umane secondo un modello di business incosciente. Lavoreremo con la Tunisia in operazioni anti-trafficanti, aumenteremo il coordinamento nelle operazioni Sar e nel controllo delle frontiere e sui rimpatri nel pieno rispetto del dirittio internazionale. Per questo erogheremo più di cento milioni di euro", ha detto von der Leyen.
Da parte sua il presidente tunisino, Kais Saied, nelle dichiarazioni alla stampa ha detto che: "Dobbiamo trovare delle vie di collaborazione alternative a quelle con il FMI, che è stato stabilito dopo la seconda Guerra mondiale. Un regime che divide il mondo in due metà: una metà per i ricchi e una per i poveri e che non doveva esserci". "Il Memorandum dovrebbe essere accompagnato presto da accordi attuativi" per "rendere umana" la migrazione e "combattere i trafficanti", ha detto Saied al termine dell'incontro.
ASSISTENZA MACROFINANZIARIA
L'assistenza macro-finanziaria dell'UE consiste nel versamento, subito, di 150 milioni di euro a sostegno del Governo nordafricano mentre, per i restanti 900 milioni, la Commissione ha ribadito che aspetterà lo sblocco dello stallo tra Tunisi e il Fondo Monetario Internazionale, chiamato ad erogare prestiti per 1,9 miliardi in cambio di adeguate riforme.
RELAZIONI ECONOMICHE
È la cornice dentro la quale l'UE darà una spinta agli investimenti delle imprese grandi, medie e piccole, in Tunisia. L'obiettivo è aumentare in maniera netta gli scambi commerciali tra l'UE e il Paese nordafricano.
ENERGIA
Da un lato la necessità dell'Ue di diversificare le forniture come conseguenza della guerra in Ucraina, dall'altro l'opportunità per la Tunisia di dare linfa, con investimenti e know-how europei, allo sviluppo delle energie rinnovabili. È questo il principio che sta alla base della cooperazione energetica inclusa nel Memorandum. L'Italia, con il progetto di interconnessione elettrica Elmed, si candida a essere hub dell'energia tunisina per l'Europa.
MIGRAZIONE
L'UE ha messo a disposizione 105 milioni di euro - parte del pacchetto di fondi della dimensione esterna - per sostenere Saied nel blocco delle partenze. La cooperazione riguarderà anche le attività Sar nel Mediterraneo e i rimpatri da mettere in atto prima che i migranti subsahariani lascino il territorio tunisino. Allo stesso tempo il Memorandum include la facilitazione alla migrazione regolare dalla Tunisia ai Paesi europei.
PEOPLE TO PEOPLE
È la prima parte nominata da Ursula von der Leyen nelle dichiarazioni congiunte ed è tutta incentrata su scambi culturali, applicazione del programma Erasmus +, maggiore cooperazione nella ricerca e nell'istruzione. L'UE utilizzerà anche il programma Talent Partnership, aprendo così "nuove opportunità di studio e lavoro ai giovani tunisini", recita il Memorandum.
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