Sarebbe un giovane di una ventina di anni con accesso a una base militare la "talpa" che ha rivelato documenti segreti degli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina (e non solo): lo ha detto al Washington Post un giovanissimo membro della chat Discord, sulla quale sono stati inizialmente diffusi i "leak" americani. L'informatore si faceva chiamare OG. Il quotidiano, che pubblica la notizia in esclusiva, afferma di avere svolto "diverse lunghe interviste" con la sua fonte, che ha meno di 18 anni e ha parlato a condizione di aver garantito l'anonimato con il consenso della madre. Il racconto è stato corroborato poi da quello di un secondo membro del gruppo.
Il New York Times ritiene di avere identificato OG: si tratterebbe di un 21enne membro dell'intelligence della Massachusetts Air National Guard. Gli inquirenti che danno la caccia alla "talpa" almeno per il momento non hanno confermato. Il giovane, secondo alcuni media statunitensi, sarebbe già stato arrestato.
Fuga di dati segreti, individuata la talpa?
Telegiornale 13.04.2023, 12:30
La chat a inviti su cui si sono inizialmente diffuse le carte top secret - ha raccontato il ragazzo scovato dal Washington Post - si era formata durante la pandemia e raccoglieva una ventina di persone, per lo più adolescenti, unite dall'amore per le armi, l'equipaggiamento militare in genere e la fede in Dio. Si parlava soprattutto di videogiochi e simili argomenti, fino a quando lo scorso anno OG - con un lungo post che ha inizialmente attirato poca attenzione - non ha cominciato a diffondere pagine su pagine ricopiate nella base militare (di cui non si fa il nome) in cui lavora (o più probabilmente a questo punto lavorava) e dove cellulari e altri apparecchi elettronici sarebbero vietati. Centinaia di messaggi si sono succeduti da allora, con informazioni in parte tanto sensibili da essere segnate come "NOFORN", da non trasmettere nemmeno ai servizi alleati. OG, racconta la fonte, sembrava pure avere - grazie ai suoi accessi - la capacità di prevedere eventi internazionali poi verificatisi.
Decine di foto di questi documenti hanno a poco a poco cominciato poi a circolare su Twitter e Telegram, fino a quando non hanno attirato negli ultimi giorni l'interesse della stampa e hanno conosciuto diffusione mondiale.
Vi si parla per esempio dei dubbi sulle possibilità di successo dell'annunciata controffensiva ucraina, non ancora scattata, delle stime delle vittime del conflitto, della presunta presenza di soldati di élite occidentali al fronte, di forniture internazionali di armi. Tutti dati che - se autentici - oltre a mettere in discussione la sicurezza della loro conservazione potrebbero costituire un rischio anche per il successo militare di Kiev. Il Pentagono ha reagito con imbarazzo ma non ha confermato l'autenticità di tutto quanto apparso in rete (e in parte ormai rimosso). I documenti sono stati accolti con prudenza anche a Mosca. Non hanno comunque mancato di suscitare polemiche, per esempio in Corea del Sud, un'alleata di cui Washington avrebbe fatto spiare dei dirigenti.
Radiogiornale del 11.04.2023: L'invervista a Guido Olimpio, di Paola Nurnberg
RSI Info 11.04.2023, 13:08
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