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Fumata nera per Raqqa

Stati Uniti e Turchia non trovano un’intesa sulla strategia di conquista della roccaforte di IS

  • 31 marzo 2017, 00:25
  • 23 novembre, 06:14
Washington vorrebbe schierare in prima linea i curdi del YPG, ma Ankara li considera dei terroristi

Washington vorrebbe schierare in prima linea i curdi del YPG, ma Ankara li considera dei terroristi

  • reuters

Il ruolo dei curdi all’interno della coalizione contro lo Stato islamico rappresenta il fulcro delle divergenze tra Stati Uniti e Turchia, al termine della visita del segretario di Stato a stelle e strisce Rex Tillerson ad Ankara, dove oggi, giovedì, ha incontrato prima il suo omologo Mevlut Cavusoglu e, in seguito, il presidente Recep Tayyp Erdogan.

Lo scontro è emerso in seguito alla pianificazione dell’assalto definitivo da sferrare contro Raqqa: la Turchia accusa i combattenti curdi siriani di essere un’estensione del PKK, l’organizzazione paramilitare curda in lotta contro Ankara e considerata anche dagli stessi Stati Uniti un gruppo terroristico. Ma gli USA ritengono che le milizie del YPG siano le più abili nel combattere l’esercito dell'IS e che di conseguenza dovrebbero essere schierate in prima linea.

Ad Ankara si è parlato anche della sorte di Bashar al-Assad: Tillerson ha affermato che solo il popolo siriano può decidere del destino del dittatore e che, in ogni caso, esso non rappresenta più una priorità per Washington.

ap/mamo

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