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Gaza: Israele avanza, distrutto nascondiglio di Sinwar

Minaccia di infezioni, OMS preoccupata - Il Sudafrica accusa lo stato ebraico di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia - Al Cairo si discute di un cessate il fuoco

  • 29 dicembre 2023, 23:01
  • 12 gennaio, 15:58
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Un blindato israeliano al confine tra Israele e la striscia di Gaza

  • Keystone
Di: AFP/REUTERS/Info RSI 

All’84mo giorno di guerra, l’esercito israeliano ha effettuato nuovi massicci bombardamenti al sud della striscia di Gaza ed ha individuato e demolito un appartamento appartenente al leader di Hamas, Yahya Sinwar. Molte tracce indicano che l’appartamento fosse usato ancora di recente come nascondiglio, hanno detto le forze armate israeliane. Un pozzo profondo 20 metri conduceva a un tunnel di 218 metri con diverse diramazioni. La parte sotterranea dell’abitazione consentiva ai membri anziani del movimento di vivere nascosti anche per lunghi periodi, con sale di riposo e preghiera, sistemi di filtraggio dell’aria e autonomia energetica.

Nel centro della striscia è stato colpito il campo profughi di Nuseirat. I morti sono stati almeno 20, affermano fonti sanitarie palestinesi, ma mancano all’appello varie persone.

Il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità si è detto molto preoccupato per le notizie crescenti di focolai di malattie infettive nella striscia, a causa del continuo spostarsi della popolazione e della precarietà degli alloggi, spesso sovraffollati. “Da metà ottobre a metà dicembre, le persone che vivono negli alloggi di fortuna hanno continuato ad ammalarsi”, ha scritto su Twitter il dottor Tedros Ghebreyesus.

Da tempo fortemente critico di Israele, le cui politiche paragona alle pratiche in uso durante il regime dell’apartheid, il governo sudafricano ha portato formalmente lo stato ebraico davanti alla Corte internazionale di giustizia - istituzione delle Nazioni Unite con sede all’Aia - accusandolo di genocidio. Entrambi i paesi sono firmatari della Convenzione per la prevenzione e la persecuzione del crimine di genocidio, che risale al 1948 ed è “figlia” della Shoah.

Un portavoce del governo israeliano si è detto disgustato, affermando che il caso non ha base legale ed ha reiterato le accuse al Sudafrica di aiutare Hamas. La discussione del caso potrebbe prendere anni, ma Pretoria ha chiesto ai giudici di ingiungere nel frattempo a Israele la sospensione delle ostilità. Un analogo provvedimento di urgenza è stato emesso contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina nel marzo del 2022 ed è rimasto inascoltato.

Intanto al Cairo una delegazione di alto livello di Hamas, giunta dal Qatar, sta discutendo con i diplomatici egiziani una proposta di piano di pace che possa portare almeno a una serie di tregue rinnovabili, con rilascio scaglionato di ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi. Al termine delle ostilità Gaza dovrebbe essere gestita (e ricostruita) da un governo tecnico frutto di un accordo tra tutte le fazioni palestinesi. Fino a ora le proposte egiziane sono state accolte con pollice verso da entrambi i contendenti.

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Gaza: trattative per una nuova tregua

Telegiornale 29.12.2023, 20:00

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