Le forze israeliane hanno annunciato martedì di aver intensificato le operazioni militari in tutta la Striscia, colpendo oltre 100 obiettivi terroristici associati ad Hamas. Tra questi, imbocchi di tunnel e infrastrutture militari a Nord e Sud della regione.
Tuttavia, gli attacchi hanno interessato anche edifici civili, portando a morti e feriti tra la popolazione. A Khan Yunis una palazzina è stata colpita, causando diverse vittime. La situazione umanitaria è aggravata dall’arrivo del freddo. Ai civili, già provati dal conflitto, mancano vestiti, riscaldamento e un rifugio adeguato.
Gaza, spaventa l'arrivo del freddo
Telegiornale 26.12.2023, 12:30
Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto lunedì che avrebbe continuato le operazioni militari fino alla sconfitta di Hamas. Questa posizione è stata riaffermata nonostante voci di pressioni internazionali per una rapida conclusione del conflitto. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, le vittime nella Striscia sono già salite a 20’600.
La situazione umanitaria continua a deteriorarsi
Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per i continui bombardamenti israeliani nel centro della Striscia di Gaza, esortando Israele a proteggere i civili. Il portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Seif Magango, ha enfatizzato l’importanza del rispetto dei principi del diritto umanitario internazionale.
La popolazione civile di Gaza, cercando di sfuggire ai bombardamenti, si sta radunando a Rafah e vicino al confine con l’Egitto. L’intensificazione dell’offensiva israeliana a Khan Yunis e nel sud di Gaza ha portato alla morte di numerosi combattenti di Hamas
e civili, inclusi 100 morti in un raid aereo nel campo profughi di Al-Maghazi.
La Mezzaluna Rossa ha denunciato attacchi contro la sua sede, dove molti sfollati si sono rifugiati. Le Nazioni Unite avvertono che le aree sicure per i civili stanno diminuendo. A Rafah, circa un milione di persone è concentrato sul confine con l’Egitto. La tensione è alta anche al confine tra Libano e Israele e in Cisgiordania, dove due palestinesi sono stati uccisi durante un’incursione israeliana in un campo profughi.
Nuovo taglio delle telecomunicazioni
La società palestinese di telecomunicazioni Paltel ha annunciato un nuovo taglio delle telecomunicazioni nella Striscia di Gaza, il quarto dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre.
“Siamo spiacenti di annunciare un’interruzione totale delle telecomunicazioni fisse e dei servizi Internet (...) nella Striscia di Gaza a causa del protrarsi dell’aggressione”, ha dichiarato la società in un comunicato, aggiungendo che le sue squadre di tecnici “stanno lavorando per ripristinare i servizi nonostante la pericolosità delle condizioni sul terreno”.