I soldati israeliani non sono entrati a Gaza: l’esercito ha smentito la presenza di forze terrestri nella Striscia, dopo che giovedì era trapelata la notizia di un’incursione via terra. Le truppe e l’aviazione continuano tuttavia a bombardare obiettivi legati al movimento islamista Hamas, che da giorni indirizza i propri missili verso lo Stato ebraico.
Problema di comunicazione
Nella sua dichiarazione iniziale in inglese, l'esercito ha espresso in modo ambiguo dove si trovavano le sue forze di terra durante l'attacco, dicendo che “le truppe aeree e di terra dell'IDF stanno attualmente attaccando nella Striscia di Gaza”. Quando è stato chiesto di chiarire la questione, ovvero se ci fosse stata un'invasione di terra, il portavoce dell'IDF Jonathan Conricus ha risposto: “Sì. Come è scritto nella dichiarazione. In effetti, le forze di terra stanno attaccando a Gaza. Questo vuol dire che sono nella Striscia”. Tuttavia, si legge sul Times of Israel, sebbene dire che l'esercito era dentro Gaza "fosse tecnicamente corretto", è stato fuorviante: "Alcune truppe dell'IDF erano effettivamente posizionate in un'enclave tecnicamente all'interno del territorio di Gaza, ma a tutti gli effetti sotto il controllo israeliano. Per questo la loro presenza lì non poteva rappresentare un'invasione di terra".
L’ultima grande operazione militare israeliana nell’enclave palestinese risale al 2014: il conflitto era durato una cinquantina di giorni, causando oltre duemila morti da parte palestinese – in maggioranza civili – e una settantina di vittime per parte israeliana, per la maggioranza soldati.
Nel frattempo, i bombardamenti israeliani, secondo Hamas, hanno già causato oltre 100 morti, inclusi una trentina di bambini. Domenica è prevista una riunione del Consiglio di sicurezza ONU.
Israele, cronaca ed analisi
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