Il punto della situazione

Già migliaia di morti in pochi giorni

Il bilancio dei decessi causati dagli attacchi di Hamas in Israele e dalle rappresaglie dello Stato ebraico a Gaza continua a salire – La NATO: “Agire in maniera proporzionata”

  • 12 ottobre 2023, 11:48
  • 13 ottobre 2023, 17:38
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Collegamento con l'inviato Thomas Paggini

Telegiornale 11.10.2023, 20:36

  • Keystone
Di: Agenzie/ludoC 

Sono già diverse migliaia i morti tra israeliani e palestinesi in pochi giorni e il bilancio del conflitto tra Israele e Hamas è destinato a salire ancora tragicamente. Stando alle autorità israeliane, a causa degli attacchi sferrati a partire da sabato dal movimento nazionalista e islamico radicale palestinese nello Stato ebraico si contano già circa 1’200 persone uccise fra le forze di sicurezza e, soprattutto, la popolazione civile, mentre i feriti sono circa 2’700.

Israele ha anche comunicato di aver ucciso almeno 1’000 palestinesi armati che dallo scorso fine settimana si erano infiltrati nel proprio territorio.

Altrettanto tragico è il bilancio dei decessi a Gaza: dopo il lancio di missili e le incursioni armate da parte di Hamas, l’esercito dello Stato ebraico ha risposto con un’ampia rappresaglia, sganciando numerose bombe sulla Striscia. I raid hanno provocato la distruzione di molti edifici e sono costati la vita, finora, a oltre 1’300 persone, secondo le autorità sanitarie palestinesi presenti nell’enclave, dove più di 338’000 persone sono state sfollate dalle loro abitazioni.

Il kibbutz preso d’assalto

Inquietanti sono pure i dettagli che arrivano dal kibbutz di Kfar Aza, a pochissimi chilometri dalla Striscia di Gaza, preso d’assalto dai miliziani di Hamas. In questo villaggio, vivevano circa 700 persone: i morti, ora, si contano a decine, fra di loro anche donne e bambini. I militari penetrati all’interno di Kfar Aza dopo aver liquidato i miliziani armati parlano intervistati dalla stampa internazionale di scene raccapriccianti. “L’odore della morte era ovunque” si legge su varie teste i cui reporter sono entrati nel kibbutz negli scorsi giorni scortati dall’esercito israeliano.

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La testimonianza di un sopravvissuto

Telegiornale 11.10.2023, 20:36

Si teme una crisi umanitaria a Gaza

Nel frattempo, si teme più che mai una crisi umanitaria a Gaza, dopo che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato l’assedio totale: “Niente elettricità, niente cibo, niente benzina, niente acqua. Tutto chiuso. Combattiamo degli animali umani e agiamo di conseguenza”, ha dichiarato negli scorsi giorni.

Nella striscia vivono oltre 2 milioni di persone che subiranno a breve le conseguenze della ormai più che probabile incursione dell’esercito israeliano (non è più una questione di se, ma di quando). Si ipotizza un’invasione via terra che con ogni probabilità metterà a ferro e fuoco Gaza, provocando sì la morte di molti uomini di Hamas ma che rischia di costare molto caro in termini di vite umane anche per lo stesso esercito israeliano.

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I bombardamenti israeliani stanno causando migliaia di morti nella Striscia di Gaza

  • Keystone

La NATO: “Israele agisca in maniera proporzionata”

Oggi, giovedì, i Paesi membri della NATO hanno espresso la loro solidarietà al ministro della Difesa Gallant in merito all’attacco di Hamas, chiedendo tuttavia che Israele agisca in maniera proporzionata.

Lo Stato ebraico “ha diritto di difendersi – sostiene l’Alleanza atlantica – in modo proporzionato contro questi ingiustificabili atti di terrorismo”.

In una nota congiunta, si chiede anche ad Hamas di rilasciare immediatamente gli ostaggi, sarebbero un centinaio, rapiti nelle incursioni degli scorsi giorni.

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Il commento di Pietro Bernaschina

Telegiornale 11.10.2023, 20:36

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