L'elezione di Jair Bolsonaro è "una tragedia per gli indigeni". Così Sonia Guajajara, una delle coordinatrici dell'Articulation of the Indigenous People of Brazil (APIB), intervenuta con altre migliaia di nativi brasiliani alla protesta di tre giorni in corso a Brasilia. Gli indios chiedono più diritti di accesso alle terre e la fine di quella che hanno definito una politica di "sterminio" da parte del Governo di destra del presidente Bolsonaro.
Prima di diventare presidente, Bolsonaro ha promesso che "non sarebbe stato dato un centimetro di terra in più" agli indios e ha paragonato quanti vivono nelle riserve agli animali in gabbia degli zoo. Nel suo primo giorno di presidenza ha modificato la legislazione per bloccare l'assegnazione di terre ai nativi e facilitare estrazione mineraria e sfruttamento agricolo intensivo (con la conseguente distruzione delle foreste). Il ministro della salute di Bolsonaro, inoltre, ha proposto di eliminare il programma federale di assistenza sanitaria agli indios, incaricando i comuni (che godono di risore scarsissime) delle prestazioni.
AP/EBU/M. Ang.