Il capo del gruppo paramilitare Wagner Yevgeny Prigozhin, che ha guidato una ribellione in Russia a giugno, il suo vice e altri otto passeggeri sono morti nello schianto di un aereo privato mercoledì a nord-ovest di Mosca, secondo l'Agenzia russa per il trasporto aereo Rossaviatsia. Non ci sono state reazioni immediate da parte del Cremlino o del Ministero della Difesa di Mosca, mentre Rossaviatsia ha confermato che Yevgeny Prigozhin era a bordo dell'aereo in volo da Mosca a San Pietroburgo quando è precipitato nella regione di Tver.
"Secondo la compagnia aerea, i seguenti passeggeri erano a bordo dell'aereo Embraer 135", ha dichiarato Rossaviatsia, citando il nome di Prigozhin e quello del suo braccio destro Dmitry Utkin. "A bordo c'erano dieci persone, tra cui tre membri dell'equipaggio. Secondo le informazioni preliminari, tutte le persone a bordo sono morte", ha dichiarato il Ministero russo delle situazioni di emergenza su Telegram.
Il Ministero precisa che l'aereo privato Embraer Legacy è precipitato vicino al villaggio di Kujenkino, nella regione di Tver, a nord-ovest di Mosca. Nelle prime ore di giovedì, vicino a Kujenkino, gli agenti di polizia hanno isolato l'ingresso della zona dell'incidente, mentre la gente di San Pietroburgo si è radunata fuori dalla sede di Wagner, deponendo distintivi del gruppo paramilitare, fiori rossi e candele, secondo quanto riportato dai fotografi dell'AFP.
I servizi di emergenza russi, citati da Interfax, riportano inoltre che i corpi di tutte le dieci persone che viaggiavano a bordo dell'aereo di Yevgney Prigozhin precipitato tra Mosca e San Pietroburgo sono stati recuperati e l'operazione di ricerca è stata completata. Oltre a Prigozhin e al suo braccio destro, il comandante Utkin, sull'aereo era presente anche un altro vice dei Wagner, Valery Chekalov, un ex uomo d'affari associato alle strutture commerciali di Prigozhin e presunto responsabile del servizio di sicurezza della milizia.
I resti dell'aereo in fiamme
Tra i passeggeri, sono stati segnalati anche altri membri del Gruppo Wagner: Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, che avrebbe combattuto in Sudan, Serghei Propustin, lanciatore di granate, e Nikolai Matuseyev, sul quale non è stato possibile trovare informazioni.
Intanto, il Presidente Vladimir Putin ha tenuto un discorso per celebrare l'80° anniversario della Battaglia di Kursk durante la Seconda guerra mondiale, visitando questa regione della Russia sud-occidentale confinante con l'Ucraina. Senza menzionare l'incidente, Putin ha reso omaggio sul palco alla "dedizione" e alla "lealtà" dei soldati russi in Ucraina, che "combattono con coraggio e determinazione".
Un consigliere della presidenza ucraina, Mykhaïlo Podolyak, ritiene che Prigozhin potrebbe essere stato eliminato dal Cremlino, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di non essere "sorpreso" dalla possibile morte del capo dei Wagner, affermando che "poche cose accadono in Russia senza che Putin vi abbia a che fare".
RG 7.00 del 24.08.2023 - La corrispondenza da Mosca di Giuseppe D'Amato
RSI Info 24.08.2023, 07:24