Haiti, calvario senza fine

Il sud-ovest di Haiti sta sprofondando nel caos di ora in ora, mentre le vittime del terremoto sono state colpite martedì anche dal forte maltempo di una nuova tempesta tropicale. Il bilancio provvisorio del terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito l'isola sabato è salito a 1'941 morti e oltre 9'900 feriti. Lo ha riferito la protezione civile del Paese. Oltre 60'000 case sono state distrutte.

Secondo il Centro Uragani degli Stati Uniti, con sede a Miami, le forti piogge, portate dalla tempesta tropicale Grace martedì, causeranno probabilmente "grandi inondazioni" in alcune aree. In queste condizioni, le autorità haitiane hanno chiesto "estrema attenzione" per le case incrinate, che potrebbero crollare sotto il peso della pioggia.

Intanto la popolazione è costretta a vivere all'addiaccio, nel timore di nuovi crolli. "Non voglio andare sotto una galleria o un angolo di un muro, perché tutti abbiamo visto persone morire sotto sezioni di muro. Così ci rassegniamo: meglio essere bagnati che morti", lamenta una residente, Natacha Lormira, tenendo in una mano il sottile pezzo di legno a cui è attaccato un telone strappato che usa per ripararsi come può dalle intemperie.

Gli aiuti dalla Svizzera

In seguito al terremoto che sabato ha colpito Haiti, la Croce Rossa Svizzera mette a disposizione cinque specialisti in logistica del suo pool di soccorsi di emergenza. Con il sostegno della Confederazione, stanzia inoltre 700'000 franchi destinati agli aiuti.

I cinque specialisti, tutti appartenenti al pool di Emergency Response Unit (ERU) della Croce Rossa Svizzera (CRS), partiranno per Haiti venerdì. Quattro di loro sono già intervenuti nel Paese caraibico in seguito ad altri disastri analoghi, precisa una comunicato odierno della stessa Croce Rossa.

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