Haiti, più di 2'000 morti e aiuti complessi

Cinque giorni dopo il sisma che ha scosso il sud-ovest di Haiti, il bilancio continua ad aggravarsi. L'ultimo aggiornamento fornito dalla protezione civile locale su Twitter parla di almeno 2'189 morti, 12'000 feriti e 332 dispersi.

Le operazioni di salvataggio stanno continuando mentre il Paese caraibico è in preda al caos, con le vittime del terremoto che devono fare i conti anche col maltempo innescato dal passaggio dell'uragano Grace. "Abbiamo circa 600'000 persone direttamente colpite e che necessitano di assistenza umanitaria immediata", ha affermato Jerry Chandler, direttore della Protezione civile haitiana.

Tensione per gli aiuti

Sull'isola non mancano anche momenti di tensione per la lentezza con cui gli aiuti raggiungono le vittime. Delle folle si sono radunate fuori dal piccolo aeroporto di Les Cayes all'arrivo di un volo di aiuti e la polizia ha dovuto sparare dei colpi di avvertimento per disperdere un gruppo di giovani uomini che si ammassavano sugli equipaggi che trasferivano un carico di materiale sui camion.

Masse di persone arrabbiate si sono anche formate presso gli edifici crollati nelle città, chiedendo teloni per creare rifugi temporanei, per proteggersi dalla precipitazioni portate sul Paese dalla tempesta tropicale.

Una delle grandi difficoltà consiste anche nel raggiungere le zone più discoste, soprattutto sulle montagne, dove vi sono state anche numerose frane. "È successo che ci troviamo di fronte a persone frustrate e impazienti che causano problemi e bloccano i convogli", ha riferito Chandler. "L'idea è di poter arrivare il più rapidamente possibile e servire il maggior numero di persone possibile", ha tuttavia ribadito con convinzione.

Dalla Svizzera personale specializzato e un milione per le operazioni di soccorso

La Svizzera ha mobilitato del personale specializzato e messo a disposizione del materiale per sostenere la protezione civile dell’isola. Le operazioni di assistenza umanitaria sono facilitate grazie al supporto dell'ambasciata in loco, mentre un distacco del Corpo svizzero di aiuto umanitario del Dipartimento federale degli affari esteri è partito da Berna per prestare aiuto. Berna ha deciso di finanziare le operazioni di soccorso con un contributo di un milione di franchi.