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"Hanno deciso gli USA, non la NATO"

L'Alleanza militare invita Iran e Stati Uniti a una de-escalation, dopo l'uccisione di Soleimani - Trump: "L'Iran non avrà mai un'arma nucleare"

  • 6 gennaio 2020, 19:53
  • 22 novembre, 20:16
01:19

RG 18.30 del 06.01.20 - La corrispondenza di Tomas Miglierina

RSI Info 06.01.2020, 19:51

  • Keystone
Di: RG/AP/eb 

Quella di uccidere il generale iraniano Qassem Soleimani è stata una "decisione degli Stati Uniti e non della NATO". Lo ha puntualizzato lunedì il segretario generale Jens Stoltenberg, a margine della riunione straordinaria che si è tenuta nel pomeriggio proprio per discutere della crisi tra gli Stati Uniti e l'Iran.

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Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg

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Riunione in cui gli alleati si sono mostrati "uniti" nell'appello a una de-escalation: "Un nuovo conflitto non sarebbe nell'interesse di nessuno", ha dichiarato Stoltenberg, invitando la Repubblica islamica a evitare "violenze e provocazioni". Gli alleati, inoltre hanno affermato che "l'Iran non deve mai ottenere l'arma nucleare", facendo eco a quanto dichiarato lunedì in un tweet dal presidente statunitense Donald Trump ("L'Iran non avrà mai un'arma nucleare!").

Dopo l'uccisione di Soleimani venerdì, in Iraq, su ordine della Casa Bianca, Teheran ha dichiarato che non rispetterà più alcuna restrizione imposta dall'accordo sul nucleare del 2015, che limitava le capacità nucleari iraniane in cambio dell'allentamento delle sanzioni economiche.

Una decisione, quest'ultima, che preoccupa anche l'Unione Europea, come ha fatto sapere il nuovo capo della diplomazia Josep Borrell: "L'Unione si dispiace profondamente per gli annunci iraniani in merito all'accordo di disarmo nucleare. Quell'accordo oggi è più importante che mai per la stabilità nazionale e la sicurezza globale", ha scritto il politico spagnolo in un tweet. I ministri degli esteri europei si incontreranno venerdì per un vertice straordinario. Non è ancora chiaro se parteciperà anche il collega iraniano Mohammad Javad Zarif.

Il generale Qassem Soleimani era considerato un eroe nazionale in Iran ed era ritenuto il secondo uomo più potente, dopo la guida suprema Ali Khamenei. Lunedì, centinaia di migliaia di persone si sono riversate sulle strade di Teheran per rendergli omaggio in occasione della cerimonia funebre. Durante le celebrazioni, la figlia dell'alto militare, Zeinab Soleimani, ha dichiarato che gli Stati Uniti affronteranno "un giorno buio", per la morte di suo padre.

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