Theresa May intende andare avanti fino al voto del Parlamento sull'intesa raggiunta con Bruxelles sulla Brexit. "Ho fatto il mio dovere" portando avanti i negoziati – ha dichiarato giovedì in una conferenza stampa a Downing Street rispondendo a chi le dice di essere ormai al Governo, ma non più al potere. Più avanti "toccherà al Parlamento fare il suo" esaminando l'accordo in modo responsabile nell'interesse degli elettori e nel rispetto del mandato del referendum del 2016.
"Leadership significa fare le scelte giuste, non quelle facili", ha inoltre insistito la premier, dopo aver sottolineato le inevitabili difficoltà di portare fuori dall'UE il Regno Unito "dopo 40 anni di membership".
La premier si è inoltre detta pronta a raccogliere la sfida alla sua leadership nel Partito conservatore, se una mozione di sfiducia verrà formalizzata. "Sono pronta ad affrontarla", ha tagliato corto, aggiungendo più avanti di confidare che i deputati Tory possano valutare con attenzione il suo operato e la bozza d'intesa sulla Brexit da lei portata sul tavolo.
Il popolo ha votato "in massa" al referendum del 2016 e ha votato per la Brexit e il Regno Unito "uscirà dall'UE il 29 marzo 2019", ha infine ribadito la premier, confermando di "non essere d'accordo" con chi chiede un referendum bis.
ANSA/SP