Jimmy Sham, leader di uno dei principali gruppi prodemocratici di Hong Kong, è stato aggredito a martellate da un gruppo di sconosciuti a Mong Kok. Il giovane, trovato in strada in una pozza di sangue, è stato ricoverato in ospedale con diverse ferite alla testa.
È la seconda volta che il leader del Fronte per i diritti civili (CHRF) viene aggredito dall'inizio delle proteste nell’ex colonia britannica.
Intanto, la Cina esprime "forte indignazione" e minaccia indefinite "forti contromisure" qualora il Congresso degli Stati Uniti approvi l'Hong Kong Human Rights and Democracy Act, ossia le misure a sostegno del movimento.
Pechino ha rinnovato l'ostilità alla "ingerenza in questioni interne". "Esprimiamo forte indignazione e decisa opposizione all'insistenza della Camera sull'approvazione del provvedimento", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang.
Ancora tensione a Hong Kong
Telegiornale 17.10.2019, 14:30