Nuove proteste di massa, con 230'000 persone scese piazza, sono andate in scena domenica a Hong Kong, contro Carrie Lam, la governatrice locale accusata dalla popolazione dell'ex colonia britannica di essere manovrata da Pechino. Ci sono stati anche tre arresti e violenze - da parte della polizia - contro un gruppo di giovani disarmati.
I manifestanti tentavano di informare i turisti in arrivo dalla Cina continentale sulla particolare situazione, e sulla libertà di stampa, in vigore a Hong Kong. Il tentativo d’infrangere la censura cinese che fa filtrare nel continente solo la verità di Pechino e bolla semplicemente come violenti sovversivi gli oppositori che chiedono garanzie democratiche non è piaciuta alle autorità locali.
I dimostranti si sono infatti scontrati con agenti, in assetto antisommossa, che hanno cercato di disperdere la folla e attaccato con i manganelli un gruppo di giovani che ha cercato di proteggersi con ombrelli.