La polizia a Hong Kong lunedì ha sparato diversi colpi di pistola contro i manifestanti per la terza volta dall'inizio delle proteste in corso oramai cinque mesi. Due persone sono rimaste ferite. Le manifestazioni, che erano iniziate per lottare contro la legge sulle estradizioni in Cina, si sono trasformate col tempo in proteste antigovernative e prodemocrazia. Anche nelle ultime ore vi sono stati danni, vandalismi e scontri con le forze dell'ordine. Gli agenti hanno anche fatto ampio uso dei lacrimogeni per disperdere i gruppi che cercavano di bloccare i mezzi trasporto creando barricate sulle principali vie in diversi distretti.
Uno dei feriti, riferiscono fonti di stampa locali è un ragazzo 21enne che è stato colpito da un colpo di pistola ravvicinato. Il giovane, raggiunto al petto, è stato prima soccorso e poi trasportato in ospedale e operato d'urgenza. È in terapia intensiva sotto stretta osservazione.
In precedenza la polizia aveva ricorso altre due volte alle armi da fuoco. Lo scorso 1° ottobre un altro giovane era stato colpito al petto dopo l’assalto di alcuni manifestanti contro un gruppo di agenti rimasto isolato. Pochi giorni dopo un 14enne era stato raggiunto da un proiettile a una gamba. Nel fine settimana appena trascorso la tensione nell’ex colonia britannica è tornata a salire (sono stati effettuati oltre 100 arresti) dopo la morte, venerdì, di Chow "Alex" Tsz-lok, studente di 22 anni, prima vittima delle proteste. Il ragazzo è deceduto per i traumi riportati cadendo in un autosilo, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, secondo modalità ancora tutte da chiarire, mentre cercava di sfuggire all'assalto della polizia con i lacrimogeni.
Durante gli scontri, inoltre, un uomo è stato dato alle fiamme e si trova in condizioni critiche per le ustioni di secondo grado sul 28% del corpo tra braccia e torace. L'episodio, ancora da ricostruire, è stato riportato dalla Rthk e sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio (locale) a Ma On Shan. L'uomo, di mezza età, si è confrontato con un gruppo di giovani attivisti accusandoli di essere "britannici" e non cinesi. Una persona gli avrebbe versato addosso del liquido infiammabile appiccando poi le fiamme.
ATS/ANSA/Swing