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"I russi hanno compiuto esecuzioni di massa"

Parte della comunità internazionale insorge dopo il ritrovamento di numerosi cadaveri a Bucha, nei dintorni di Kiev – Mosca nega

  • 3 aprile 2022, 18:57
  • 20 novembre, 18:21
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Le autorità ucraine hanno asserito che l'intera regione di Kiev è stata liberata

  • reuters
Di: Agenzie/ludoC 

L’Europa e gli Stati Uniti insorgono nei confronti del Cremlino per i crimini di guerra che le truppe russe avrebbero commesso prima di ritirarsi dalla regione di Kiev. L’accusa arriva dopo la scoperta di decine di cadaveri di persone in abiti civili nella cittadina di Bucha, a nordovest della capitale.

Giornalisti indipendenti già ieri avevano documentato alcuni ritrovamenti e oggi, domenica, responsabili locali hanno mostrato ai media una fossa comune con al suo interno una sessantina di corpi. In tutto fino a 300 persone sono state sepolte in fosse comuni, ha dichiarato il sindaco Anatoly Fedorouk.

Kiev ha per parte sua dichiarato che le uccisioni sono state un “atto deliberato” dell’esercito russo, tornando a chiedere nuove e pesanti sanzioni. Le autorità ucraine hanno inoltre chiesto agli inquirenti della Corte penale internazionale di recarsi al più presto sul posto per raccogliere le prove necessarie a fare luce sui presunti crimini di guerra.

Mosca nega: “Nessuna esecuzione”

Alla luce delle denunce di parte della comunità internazionale, il Ministero russo della difesa ha parlato di "provocazioni" e negato categoricamente che soldati russi abbiano commesso esecuzioni a Bucha, affermando via Telegram e tramite l'agenzia Interfax che le proprie truppe hanno lasciato la cittadina già il 30 marzo e che le immagini sono state diffuse solo ora: la prova, secondo Mosca, che si tratta di una falsificazione.

In serata, Mosca ha inoltre chiesto all'ONU di organizzare una riunione urgente del Consiglio di sicurezza per discutere quella che ha definito "una provocazione degli ucraini radicali".

NATO: “Ritiro da Kiev a breve nuovi attacchi nel sudest”

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg domenica ha definito atti “orribili e inaccettabili” le uccisioni di civili a Bucha. In merito alla notizia del ritiro delle forze russe e della riconquista dell’intera regione di Kiev sì mostrato prudente: “Non dobbiamo essere troppo ottimisti, temiamo un intensificarsi degli attacchi, soprattutto nel sudest”, dell’Ucraina, ha dichiarato.

"Cadaveri sollevano domande su crimini di Guerra"

In serata è arrivata anche una presa di posizione da parte dell'ONU: "I corpi scoperti a Bucha sollevano serie domande su eventuali crimini di guerra. Non siamo ancora in grado di commentare direttamente le cause e le circostanze della morte di civili a Bucha, ma ciò che si sa fino ad oggi solleva chiaramente interrogativi seri e inquietanti su possibili crimini di guerra e gravi violazioni del diritto umanitario internazionale", ha affermato l'Ufficio per i Diritti Umani.

Anche la Svizzera ha preso posizione in merito al ritrovamento dei cadaveri a Bucha. In un Tweet, il Dipartimento federale degli affari esteri ha dichiarato che i fatti in questione e altre violazioni del diritto internazionale "necessitano urgentemente di un'indagine internazionale indipendente", ribadendo inoltre la necessità di proteggere la popolazione civile dal conflitto.

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