Il Front National volta a pagina e vuole rilanciarsi cambiando nome nel congresso di sabato e domenica a Marsiglia. Una proposta di nuova denominazione, idea contestata internamente, sarà presentata e sottoposta poi alla base nelle prossime settimane. L'assemblea vedrà la riconferma ai vertici di Marine Le Pen, senza rivali ma comunque non leader incontestata.
Le sconfitte elettorali del 2017, prima alle presidenziali dove venne surclassata da Emmanuel Macron nel dibattito fra il primo e il secondo turno, e poi alle legislative di giugno, hanno lasciato il segno. La sua figura è intaccata anche dall'inchiesta sugli impieghi fittizi di assistenti di eurodeputati, che la vedrà andare a giudizio. Ci sono stati poi gli addii, quello voluto al padre, fondatore del movimento e suo presidente per 39 anni, quello della nipote Marion Maréchal-Le Pen e quello dell'ex numero due Florian Philippot.
Sarebbero numerosi, malgrado le smentite, anche i militanti che hanno restituito la tessera. Per la ripartenza si guarda anche alla Lega in Italia e pure agli Stati Uniti: fra i presenti, non a caso, anche Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump.
pon/AFP/ANSA