Una decina di centri di accoglienza sono in costruzione nel nord del Messico, al confine con gli Stati Uniti, in previsione del ritorno dei migranti che il presidente USA Donald Trump ha deciso di espellere dagli Stati Uniti. Due centri di accoglienza erano già pronti da ieri, giovedì. “Gli altri saranno completamente pronti entro la fine della settimana”, ha dichiarato la presidente messicana Claudia Sheinbaum, senza fornire ulteriori dettagli sulla loro capacità totale.
Lungo i 3’100 km di confine tra Messico e Stati Uniti non sono ancora state registrate le espulsioni di massa promesse da Donald Trump. Solo gli stranieri arrestati prima dell’insediamento del presidente degli Stati Uniti, lunedì scorso, sono stati espulsi. Frattanto uno dei centri di accoglienza è in costruzione a Matamoros (nord-est), al confine con il Texas, dove sono state montate anche tende per accogliere il personale militare, ha osservato un corrispondente dell’AFP. “Ci aspettiamo di ricevere tra le 200 e le 250 persone al giorno”, ha dichiarato il sindaco di Matamoros, Alberto Granados. Le strutture potrebbero ospitare tra le 2’500 e le 3’000 persone, ha dichiarato il municipio.
Sei milioni di messicani
Altri centri di accoglienza sono in costruzione negli altri Stati messicani di confine - Baja California, Sonora, Chihuahua, Coahuila e New Leon - nell’ambito del programma “Mexico te abraza” (“Il Messico ti accoglie a braccia aperte”) annunciato dalla presidente Claudia Sheinbaum di fronte alle minacce dell’inquilino della Casa Bianca. Si stima che sei milioni di messicani vivano senza documenti negli Stati Uniti, oltre ai dodici milioni di residenti legali (secondo i dati della banca BBVA), ai doppi cittadini e agli americani di origine messicana.
Per gli stranieri non messicani, il presidente messicano ha previsto “assistenza umanitaria” e rimpatrio. Centinaia di migranti stranieri hanno iniziato a chiedere asilo in Messico al confine meridionale del Paese, vicino al Guatemala, dopo la decisione di Donald Trump che subito dopo l’investitura ha disattivato l’applicazione CBP One della US Customs and Border Protection, la quale che permetteva ai richiedenti asilo in Messico di fissare un appuntamento per entrare legalmente negli Stati Uniti.
Notiziario 03.00 del 24.01.2025
RSI Info 24.01.2025, 06:38
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