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Il Portogallo svolta a destra

I conservatori di Luis Montenegro in testa negli exit poll - Boom dell’estrema destra, una prima per il Paese - Partecipazione in crescita

  • 10 marzo, 21:19
  • 11 marzo, 07:07

Notiziario delle 21:00 del 10.03.2024

Notiziario 10.03.2024, 21:30

  • AP/Keystone
Di: Agenzie/Info RSI

Il Portogallo, uno dei pochi Paesi europei ad essere guidato negli ultimi otto anni da un governo socialista, svolta a destra. Secondo gli exit poll della televisione pubblica RTP pubblicati subito dopo la chiusura dei seggi, alle 20 ora locale (le 21 in Svizzera), il Partito Social Democratico - che nonostante il nome è una formazione di centro destra - è in testa con una forchetta di consensi compresa tra il 29 e il 33%.

Il leader del partito, Luís Montenegro, sarà probabilmente il prossimo premier. Il Partito Socialista del premier uscente António Costa, oggi guidato da Pedro Nuno Santos, si ferma al 25-29%. Nella nuova Assemblea della Repubblica - come si chiama la Camera unica del legislativo portoghese - saranno presenti, per la prima volta, deputati della nuova formazione di destra populista “Chega!” (“Basta!”).

Il Portogallo era uno dei pochi Stati europei dove l’estrema destra non aveva ancora una rappresentazione parlamentare. Il 25 aprile prossimo il Paese celebrerà il 50° anniversario della rivoluzione dei garofani, con cui venne abbattuta (in modo praticamente incruento) la dittatura corporativa dell’ ”Estado Novo” di António de Oliveira Salazar, che era salito al potere nel 1933.

Il tasso di partecipazione al voto è in netta crescita: alle 17 (le 16 locali) aveva già votato quasi il 52% degli aventi diritto, contro il 45,66% di due anni fa alla stessa ora

Segnale per le europee

A tre mesi dale elezioni europee del 9 giugno, il voto portoghese conferma il momento favorevole alla destra radicale, già trionfatrice in Olanda e Italia.

Antonio Cósta, 62 anni, ha rassegnato le dimissioni lo scorso novembre dopo essere apparso in una inchiesta per traffico di influenze. Gli inquirenti hanno poi scoperto che si trattava di un caso di omonimia, ma Costa ha deciso comunque di non chiedere una riconferma. Lascia un Portogallo con una crescita economica superiore all’attuale media UE, delle finanze pubbliche sane e una disoccupazione bassa, ma anche una alta inflazione e un aumento della popolazione immigrata, argomenti su cui la destra ha costruito la propria campagna.

Spetta al presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa assegnare l’incarico per la formazione del nuovo esecutivo, cominciando ovviamente con il leader del partito di maggioranza relativa. Secondo i sondaggi, una coalizione tra Socialdemocratici, Chega e liberali raggiungerebbe la maggioranza assoluta dei seggi, 116 su 230. Ma Luís Montenegro ha fino a ora escluso di aprire l’Esecutivo all’estrema destra.

Il leader di “Chega”, il professore di diritto ed ex commentatore sportivo André Ventura, si è fatto conoscere per i commenti xenofobi, specialmente contro la minoranza Rom, e per avere affermato che conservatori e socialisti sono la stessa faccia di un sistema da combattere.

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