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"Il Qatargate ha eroso la fiducia dei cittadini UE"

Dure parole anche da parte della presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, sulla vicenda di corruzione che ha investito il Parlamento europeo

  • 15 dicembre 2022, 23:16
  • 20 novembre, 14:13
La vicenda ha inferto un severo colpo alla credibilità del Parlamento UE

La vicenda ha inferto un severo colpo alla credibilità del Parlamento UE

  • archivio keystone
Di: ATS/M. Ang. 

Il Qatargate "ha scosso la fiducia dei cittadini nel Parlamento europeo, dobbiamo assumere una posizione forte, ne abbiamo parlato con Roberta Metsola e ho piena fiducia nella presidente dell'Eurocamera". Lo ha detto Petr Fiala, premier della Repubblica ceca, che detiene il semestre di presidenza, commentando lo scandalo corruzione che ha investito il Parlamento europeo. "Eventi di questo tipo erodono la fiducia dei cittadini nelle istituzioni", ha aggiunto la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen.

"Questo scandalo è una questione molto seria che colpisce la fiducia, la democrazia e il parlamentarismo. Quindi è positivo che le autorità belghe stiano indagando a fondo sul caso e sono fiducioso sul fatto che la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola attuerà le misure che ci ha presentato oggi per la lotta alla corruzione", ha aggiunto il presidente del Consiglio UE, Charles Michel.

Nel frattempo, l'ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, dal carcere di Haren rivendica la sua innocenza e assicura che non verrà sacrificata sull'altare come Ifigenia nel mito greco. Ora però a metterla nei guai c'è anche la richiesta della revoca della sua immunità parlamentare inoltrata dalla procura europea (Eppo).

A quasi una settimana dallo scoppio dello scandalo che sta terremotando l'Europa le prime carte della maxi-inchiesta hanno restituito indicazioni più nette. Ora ad aiutare gli inquirenti a fare chiarezza potrebbe essere Francesco Giorgi, a lungo braccio destro dell'ex eurodeputato socialista Antonio Panzeri, come esperto del Maghreb. Davanti agli inquirenti l'istruttore di vela di Abbiategrasso ha riconosciuto di aver fatto parte di un'organizzazione utilizzata dal Marocco e dal Qatar per interferire e condizionare gli affari europei. Ma ha anche cercato di farsi in gran parte carico delle accuse: il suo ruolo - ha rivelato - era quello di gestire i contanti, comunque tutti suoi e non della compagna Kaili.

Una versione colta al balzo dall'avvocato della politica ellenica, Michalis Dimitrakopoulos, che alla tv greca ANT1 ha escluso ogni coinvolgimento della sua assistita nella vicenda. Tranne per il fatto che "lei stessa era nella casa in cui è stato trovato il denaro".

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