Comincia una nuova epoca per le telecomunicazioni a Cuba: da lunedì, infatti, sull’isola caraibica è possibile richiedere un’autorizzazione per installare le connessioni Wi-Fi nelle abitazioni private.
Se il vecchio modem è un apparecchio scomparso già da tempo dalle nostre case, per molti cubani invece fa ancora parte della vita quotidiana. Un piccolo lusso che permette di connettersi alla rete da ben 80'000 case, senza doversi più recare nelle 1'400 aree pubbliche sparse in tutto il Paese in cui Etecsa, il monopolista di Stato, diffonde il segnale Wi-Fi. E senza nemmeno dover acquistare un abbonamento alla rete 3G, già utilizzata da due milioni e mezzo di cubani, ma ancora al di fuori della portata dei più.
Le connessioni private senza fili rappresentano un passo in avanti per l’apertura dell’isola a internet, un mare magnum a cui il governo dell'Avana ha tradizionalmente guardato con una certa diffidenza. Ma i tempi cambiano anche per la Rivoluzione: in dicembre l'arrivo del 3G, e ora quello del Wi-Fi privato aprono nuove possibilità di comunicazione per il Governo, per l'economia privata e per quella parte di società civile già molto presente e vigile sulle reti sociali.