Mondo

Il mezzogiorno di protesta contro Putin

Code si sono formate in alcuni seggi in Russia e altrove nel mondo per protestare, pacificamente, contro la rielezione del presidente

  • 17 marzo, 13:30
  • 17 marzo, 21:08

Il mezzogiorno contro Putin va in scena in molte città del mondo

Telegiornale 17.03.2024, 12:30

Di: Telegiornale/RSI Info

Code si sono formate verso mezzogiorno davanti ad alcuni seggi in Russia, dove si vota per il terzo e ultimo giorno in occasione delle presidenziali. In molti hanno quindi aderito all’azione di protesta lanciata dalla moglie e dal team dell’oppositore Alexey Navalny, morto recentemente mentre si trovava in una colonia penale in Siberia, che chiedevano di manifestare contro l’annunciata rielezione di Vladimir Putin, recandosi simultaneamente negli uffici elettorali a metà giornata, così da formare code con lo scopo di inscenare una protesta pacifica contro il Cremlino.

Il mezzogiorno contro Putin si è svolto anche altrove nel mondo, Svizzera compresa. A Erevan, capitale dell’Armenia, una colonna di oltre un chilometro si è formata davanti al seggio all’ambasciata russa. Nel Paese vivono circa 100’000 persone con passaporto russo e in Armenia si stima siano finora state quasi 30’000 le schede consegnate.

Una lunga coda si è formata anche al seggio ad Almaty, capitale del Kazakistan: centinaia di persone si sono ritrovate – tutte il fila – poco prima delle 12:00 in segno di protesta.

Una protesta silenziosa, dunque, alla quale in molti hanno partecipato, rispondendo anche all’appello della moglie di Navalny che ha esortato a recarsi tutti a mezzogiorno ai seggi, così da formare colonne simboliche, per votare contro Vladimir Putin, il quale senza ombra di dubbio verrà eletta per un nuovo mandato da presidente della Federazione.

Si segnalano tuttavia anche incidenti, come a Chisinau, capitale della Moldavia, dove una persona ha lanciato due bottiglie molotov contro l’ambasciata russa.

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Telegiornale 17.03.2024, 12:30

“Partecipazione osservata speciale”

Le presidenziali sono in corso e a Mosca “attualmente l’atmosfera è piuttosto calma”, rileva la nostra inviata Brigitte Latella, “abbiamo visto poche persone ai seggi”. “La situazione però sembra diversa in periferia dove si sono viste lunghe code formarsi appunto ai seggi”.

“Nei giorni scorsi abbiamo parlato con diversi sostenitori di Vladimir Putin, mentre chi abbiamo ascoltato oggi ci ha detto di aver ‘votato per la pace’”, aggiunge la nostra corrispondente.

In merito all’affluenza alle urne, “i dati di metà giornata parlano del 65%, ma ci sono ancora alcune ore per votare, è quindi possibile che l’obiettivo di Putin di arrivare vicino a un 80% di partecipazione venga raggiunto”.

Particolare la situazione nei territori ucraini occupati: “Lì la partecipazione è un’osservata speciale”.

“L’impressione è che per il Cremlino la partecipazione sia un dato fondamentale: tutti i TG, per esempio, fanno a gara a rincorrere i nuovi record rispetto alle ultime presidenziali, è su quello che si mette molto l’accento”, rileva ancora la nostra inviata.

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