Papa Francesco ha denunciato le violenze e gli atti di terrorismo perpetrati "in nome di Dio" e i populismi che minacciano la pace, durante la sua prima visita in Egitto, cominciata nel pomeriggio di oggi, venerdì.
Il viaggio del pontefice al Cairo, città blindatissima, giunge tre settimane dopo l'attacco terroristico, rivendicato dall’IS, che ha preso di mira due chiese copte della capitale egiziana, dove sono morte 45 persone.
Francesco ha pronunciato parole di pace in occasione del discorso tenuto presso l’antica sede di Al-Azhar, punto di riferimento dell’intera comunità sunnita, dove è stato accolto dall’imam Ahmed al-Tayeb: è stata la prima tappa di un percorso che lo ha visto anche incontrare il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi e il Papa copto ortodosso Tawadros II.
Bergoglio durante la sua lectio magistralis alla conferenza di al-Azhar
Davanti al leader egiziano, il vescovo di Roma ha chiesto rispetto "incondizionato" dei diritti umani, senza dimenticare le libertà di culto e d’espressione. Parole che sono suonate dure in uno Stato spesso accusato di non rispettare tali principi.
È tornato poi a scagliarsi contro le guerre durante l’incontro con Tawadros II: in questo caso Jorge Bergoglio ha rivolto un appello affinché si interrompa "il flusso di denaro e di armi" che finanzia i terroristi, così da "prevenire i conflitti e costruire la pace". In serata si è recato in visita a una delle chiese colpite dall’attentato del 9 aprile.
afp/mamo
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