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Il rigassificatore galleggiante tedesco è realtà

Il cancelliere Olaf Scholz ha inaugurato l'impianto a bordo della nave Höegh Esperanza nel porto di Wilhelmshaven

  • 17 dicembre 2022, 22:40
  • 24 giugno 2023, 02:44

Germania, meno gas russo

Telegiornale 17.12.2022, 21:00

  • Keystone
Di: Diem/ATS/TG

La Germania da sabato è un po' meno dipendente dal metano che arriva nel paese tramite i gasdotti che partono dalla Russia. Il cancelliere Olaf Scholz ha inaugurato il suo primo rigassificatore, un impianto galleggiante che apre la via all'importazione del gas naturale liquefatto (GNL) trasportato via mare a una temperatura inferiore ai -160°C per ridurne il volume. La nave, la Höegh Esperanza, giovedì era arrivata nel porto di Wilhelmshaven dove a tempo di record è stato realizzato un terminal collegato agli impianti di stoccaggio di Etzel tramite una nuova condotta lunga all'incirca 25 chilometri.

L'impianto di rigassificazione è il cuore della grande imbarcazione noleggiata da una compagnia norvegese. Comincerà subito a trattare il GNL di origine nigeriana che ha trasportato dalla Spagna che comincerà ad immettere nella rete tedesca a partire dal 22 dicembre. Poi attenderà l'arrivo di nuove metanifere per ricomporre il suo stock di 170'000 metri cubi di gas liquefatto, sufficienti a coprire il fabbisogno di 50'000 economie domestiche per un anno.

Il terminal realizzato in pochi mesi a Wilhelmshaven dove si attende l'arrivo della nave che funge da cisterna e da rigassificatore

Il terminal realizzato in pochi mesi a Wilhelmshaven dove si attende l'arrivo della nave che funge da cisterna e da rigassificatore

  • Reuters

La Germania intanto sta attendendo la realizzazione di altri cinque terminal galleggianti e l'avvio dei lavori per quelli fissi che le permetteranno di affrancarsi dalla dipendenza da est. Tra qualche anno, stando ai piani delle autorità e delle aziende coinvolte, dovrebbero garantire l'arrivo via mare di circa il 30% del gas di cui i privati e le industrie tedesche hanno bisogno, riducendo ulteriormente il rischio della gravissima penuria prevista dagli scenari di alcuni mesi fa. Il problema in questo momento è però sapere da dove arriverà il GNL. Finora Berlino ha sottoscritto un contratto con il Qatar per la fornitura dal 2026 di 2 milioni di tonnellate. Per raggiungere l'obiettivo del 30% ne mancano ancora all'incirca 10 volte tante.

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