La guerra in Ucraina può forse essere definita anche come la prima vera guerra dei droni. Lungo tutta la linea del fronte i piccoli oggetti volanti telecomandati seminano il terrore. Possono colpire con grande precisione e i due eserciti continuano incessantemente a migliorare l’efficacia di questa nuova arma d’attacco. Il nostro inviato nel Donbass, Pierre Ograbek, ha incontrato alcuni soldati di un Battaglione droni, sulle alture attorno a Slòviansk:
Davanti a noi: un vasto campo appena seminato. Alle nostre spalle: i rami di una boscaglia che ci proteggono da un’eventuale incursione di droni russi. Sono pochissime le operazioni per installare il trampolino di lancio del drone dall’apertura alare di circa un metro e mezzo. “Nel campo vengono installate due antenne piuttosto alte, per garantire il collegamento durante il volo. Sono protette. Non dovrebbero venire individuate dall’esercito russo” dice un soldato.
In pochissimi secondi il drone scompare dalla nostra vista. Destinazione: la cittadina contesa (da lunghissimi mesi) di Chasiv Yar. “Questa volta si tratta di un test, per monitorare la zona e controllare le batterie del mezzo. La prossima missione invece sarà di sola andata: diventerà un drone kamikaze”.

Uno dei droni utilizzati dall'esercito ucraino
Il responsabile di questa missione è un combattente col volto coperto dal passamontagna. Nome di guerra: Malish. “Ora sto lavorando con droni di diverso tipo: si chiamano ‘frecce’ e ‘vespe’. Ce ne sono anche di più piccoli, che possono trasportare meno esplosivo. Volano meno lontano, ma più in fretta: raggiungono una velocità di 25-30 metri al secondo. Questi invece trasportano da 3 a 5 chili di esplosivo, la quantità ideale. Di solito percorrono 45-50 chilometri. La loro missione è distruggere la logistica del nemico”.
Nel Donbass imperversa però anche una vera e propria guerra delle frequenze: delle interferenze per tagliare il segnale ai droni. “Si, il problema principale è il sistema di interferenza del nemico. Preparano molte cortine di interferenza, ma cerchiamo di trovare delle buone vie per arrivare ai nostri obiettivi, con le frequenze giuste per schivarle. Per il momento abbiamo piuttosto successo”.
Intanto all’interno di un furgoncino due soldati stanno pilotando il drone davanti ad uno schermo da computer. Cercano di mantenerlo ad un’altezza sufficiente per evitare i colpi di fucile, ma non troppo in alto, per evitare i colpi della difesa antiaerea. Ma attualmente, chi è piu avvantaggiato, tra Russia e Ucraina? Chi possiede i droni più efficaci? “Non lo so… penso che siano i russi ad essere in vantaggio – risponde il soldato –. Dall’inizio dell’invasione hanno usato tanti droni, ad esempio gli Orlan, o i Zalà. Noi ci siamo aggiornati a livello industriale e abbiamo iniziato ad avvicinarci al loro livello, sia per qualità che per quantità. Ma i russi hanno ancora opportunità migliori, ad esempio con i droni ‘fulmine’ e ‘Privit’, fabbricati con plastica di schiuma, sui quali si monta un’antenna. Buona qualità a buon prezzo. Possono trasportare anche delle mine anticarro (che pesano fino a 10 chili) per una lunga distanza”.
Possiamo dire che lungo la linea del fronte ora la gente ha paura soprattutto dei droni, ancor più che dell’artiglieria? “È una domanda complicata. Di solito sono connessi, collaborano. Le guerre moderne mostrano che di solito l’artiglieria non può operare senza i droni. Prima era più complicato raccogliere le informazioni per le coordinate dei cannoni. Ora i tiri dell’artiglieria vengono corretti dalle informazioni fornite dai droni”.
Attacco russo con droni a Zaporizhzhia, tre morti e 12 feriti
Proprio un attacco russo con droni su Zaporizhzhia ha causato almeno 3 morti e 12 feriti. Mosca ha lanciato complessivamente 179 droni contro l’Ucraina, di cui 100 sono stati abbattuti. Sono state colpite le regioni di Zaporizhzhia, Kharkiv, Sumy e Kiev. Le autorità ucraine hanno dichiarato che le operazioni di soccorso a Zaporizhzhia hanno coinvolto 63 soccorritori e 16 unità di equipaggiamento.
Sempre nella notte, gli attacchi ucraini con droni hanno ferito 6 persone in Russia e nel Donetsk occupato. Le difese aeree russe hanno abbattuto 47 droni in otto regioni del Paese, oltre al Mar Nero e al Mar d’Azov.

La piccola rampa di lancio da cui partono i droni

L'Ucraina chiede all'UE di mantenere alta la pressione su Mosca
Telegiornale 20.03.2025, 20:00