Il generale Carlos Rotondaro, ex ministro della Sanità ed ex responsabile dell'Istituto venezuelano di sicurezza sociale (IVSS) e inserito nella lista di alti dirigenti di Caracas oggetto di sanzioni americane per corruzione, ha chiesto asilo in Colombia. Lo ha reso noto lunedì sera il canale news NTN24, che ha trasmesso una intervista con Rotondaro nella quale ha dichiarato essere “disposto ad immolarmi per la Patria, ma non per un Governo di incapaci e di corrotti”.
Rotondaro, che è stato accusato dal Parlamento, in mano all'opposizione, di aver partecipato alla malversazione di 100 milioni di dollari dell'erario pubblico destinati all'acquisto di farmaci, ha detto che è “pronto a collaborare con la giustizia venezuelana, quando ce ne sarà una e che si faccia una istruttoria completa, così vedremo chi è ladro e chi non lo è”.
Il generale ha accusato un ex ministro del Lavoro di avergli detto che una percentuale del budget di acquisti dell’IVSS era per lui e ha riferito che la distribuzione di prodotti medici consegnati dall'Organizzazione Panamericana della Salute “è stata ritardata affinché coincidesse con le elezioni per l'Assemblea Costituente”.
Rotondaro ha rimarcato che attualmente nell’Esecutivo di Nicolas Maduro regna il caos, in quanto “oggi come oggi non esiste nessun dicastero e nessun organismo, che disponga delle risorse” per svolgere le sue funzioni, e ha sottolineato che *ovviamente riconosco Juan Guaidò come presidente incaricato”.