Le proteste contro il carovita e contro la corruzione governativa non si placano in Iran. Il bilancio provvisorio, dopo 6 giorni di manifestazioni, parla di almeno 23 morti. Tra loro anche un bambino di 11 anni e un Guardiano della Rivoluzione, il corpo d'élite del regime, uccisi nella regione centrale di Isfahan, dove sono numerose le città in fermento. Le forze dell'ordine hanno arrestato più di 450 manifestanti.
Intanto decine di migliaia di persone sono scese in strada mercoledì, inscenando contro-manifestazioni in favore del regime.
Martedì il presidente francese Emmanuel Macron aveva fatto appello alla "moderazione e alla pacificazione" invitando Teheran a "rispettare la libertà di espressione e di manifestare". Il presidente iraniano Hassan Rohani, dal canto suo, ha chiesto alla Francia di non dare ospitalità ai mujaheddin del popolo - organizzazione considerata terroristica da Teheran - perché il gruppo ha incoraggiato le proteste "per fomentare l'ostilità contro la Repubblica islamica".
ATS/M. Ang.