Le proteste antigovernative in Iran, contro il carovita e la corruzione, continuano a crescere e con esse sale anche il numero delle vittime degli scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine: almeno 20 morti finora. Secondo la televisione di Stato sei persone sono state uccise nel corso della notte durante un attacco a una stazione di polizia, mentre lunedì sera una agente è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti nella città di Najafabad, a circa 300 km a sud di Teheran. Dall'inizio delle proteste la polizia ha arrestato 450 persone.
E mentre il presidente della Repubblica islamica, Hassan Rohani apre ai manifestanti purché le proteste non sfocino in violenze, il presidente statunitense Donald Trump continua a twittare in sostegno ai dimostranti, suscitando le reazioni indispettite di Teheran.
Nella serata di lunedì è intervenuta anche l'Unione Europea, attraverso la portavoce dell'Alto Rappresentante per la politica estera dell'UE, Federica Mogherini: "Siamo stati in contatto con le autorità iraniane e ci aspettiamo che il diritto a manifestare pacificamente e la libertà di espressione siano garantiti, come conseguenza delle dichiarazioni pubbliche del presidente Rohani".
ATS/M. Ang