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Iran, l'ira di Khamenei

L'ayatollah accusa i "nemici del paese" di alimentare i disordini nella Repubblica Islamica. Arrestati 450 manifestanti

  • 2 gennaio 2018, 13:49
  • 23 novembre, 03:04
Il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei

Il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei

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Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha accusato martedì i nemici dell'Iran di alimentare i disordini in atto nella Repubblica Islamica. Il paese, da giovedì, è scosso da un'ondata di proteste che non trova precedenti dopo il 2009.

"Negli ultimi giorni, i nemici dell'Iran hanno usato diversi mezzi: denaro, armi, politica, apparati di intelligence, per fomentare disordini nella Repubblica Islamica", ha detto il leader iraniano, parlando per il prima volta dall'inizio della rivolta contro il carovita e la corruzione politica a Mashhad, la seconda città più grande del paese.

Intanto un bilancio non definitivo delle vittime parla di almeno 21 morti (16 erano manifestanti) e di circa 450 persone arrestate negli ultimi giorni a Teheran. Nel frattempo diverse stazioni di polizia sono state attaccate in alcune città di provincia.

ATS/M. Ang.

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