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Islanda, allarme per l’imminente eruzione

Le autorità hanno evacuato nel fine settimana la località di Grindavik a causa di movimenti di magma. L’esperto: “Non mi aspetto che si ripeta la scenario del 2010”

  • 13 novembre 2023, 21:37
  • 14 novembre 2023, 13:50
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Islanda, preoccupa l'eruzione del Fagradalsfjall

Telegiornale 13.11.2023, 21:08

Di: TG/RSI Info 

In Islanda è allarme per l’attesa eruzione nella città di Grindavik (40 km da Reykjavik), dove un tunnel di magma che scorre meno di un chilometro sotto la superficie ha causato dal 25 ottobre evidenti deformazioni del terreno e un’intensa attività sismica con conseguenti danni a strade e costruzioni. La località è evacuata da sabato e lunedì i 4’000 abitanti hanno potuto per pochi minuti rientrare a casa per recuperare i loro beni più preziosi.

Quanto sta accadendo nella zona del monte Fagradalsfjall non può che richiamare alla memoria il 2010, quando l’eruzione di un vulcano islandese, l’Eyjafjallajökull, provocò una paralisi internazionale del traffico aereo senza precedenti. Quanto è preoccupante oggi la situazione e quali sono i rischi? Secondo Fabrizio Jauch, geofisico intervistato dal Telegiornale della RSI, “è sicuramente preoccupante per i villaggi della zona. La situazione è precipitata in maniera abbastanza repentina. L’eruzione è data per sicura e ci si aspetta che possa iniziare da un momento all’altro”.

Le previsioni, prosegue l’esperto, indicano la possibilità che si apra una fessura anche di svariati chilometri, molto vicina al villaggio e con lava molto fluida, in grado quindi di muoversi velocemente. Lava, però, “povera di gas” e che quindi non dovrebbe provocare grandi esplosioni. Il ripetersi dello scenario di 13 anni fa “non si può comunque escludere a priori”, afferma Jauch, ma “non me lo aspetto di quella portata del 2010”.

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