“Oltre 36'000 migranti vivono in condizioni di sovraffollamento e di precarietà su cinque isole egee della Grecia. Il Governo si impegni a risolvere questa situazione al più presto”. È questo, in sintesi, l’appello lanciato dall’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (UNHCR) alle autorità di Atene.
In una nota trasmessa venerdì, l’agenzia chiede che le persone siano ridistribuite in altre regioni greche e che l’Unione Europea metta a disposizione risorse necessarie per aiutare il Paese ellenico. L’UNHCR afferma di avere esortato più volte l'Esecutivo greco ad adottare misure emergenziali e a trasferire i migranti in alloggi adeguati sulla terra ferma.
I centri di accoglienza presenti sulle isole di Lesbo, Chio, Samos, Kos e Lero, in origine destinati ad ospitare al massimo 5'400 persone, sono oramai al collasso.
“La Grecia si è dimostrata generosa e compassionevole nei confronti dei rifugiati, nonostante la situazione complessa in cui versa il Paese, e le isole egee si sono assunte responsabilità sproporzionate”, precisa l’agenzia ONU, sottolineando che “tuttavia, la situazione non è più sostenibile”.