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Israele torna in Cisgiordania

Lo Stato ebraico ha approvato la costruzione di un nuovo insediamento, a 20 anni dall’ultimo

  • 31 marzo 2017, 10:00
  • 8 giugno 2023, 05:45
L'insediamento di Amona recentemente sgomberato

L'insediamento di Amona recentemente sgomberato

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Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato giovedì in serata, con un voto unanime, la costruzione di un nuovo insediamento ebraico in Cisgiordania, il primo dopo 20 anni. Sorgerà vicino a quello già esistente di Shiloh e sarà destinato a 2'000 persone.

La decisione è stata presa per mantenere la promessa fatta dal premier Benjamin Netanyahu ai residenti di Amona, sgomberati forzatamente circa due mesi fa su decisione della Corte suprema perché l’avamposto era edificato illegalmente su terreni privati palestinesi.

L’autorità palestinese - scrive il quotidiano The Times of Israel - ha anche reso noto che circa 222 acri di territorio in Cisgiordania saranno registrati come terra dello Stato ebraico. Nonostante nuovi alloggi siano stati in passato approvati, si tratta della prima autorizzazione di una nuova colonia.

A febbraio l'inviato dell'ONU per il processo di pace in Medio Oriente, Nicolay Mladenov, aveva affermato che Israele stava oltrepassando una "grossa linea rossa", oltre a violare il diritto internazionale, con l'approvazione di una legge per regolarizzare, anche retroattivamente, insediamenti e case costruite su terre private palestinesi.

dielle/ATS

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