Le forze dell'ordine israeliane sono intervenute mercoledì per obbligare i 2-300 coloni di Amona, in Cisgiordania, a lasciare le loro case, come ha sentenziato la Corte suprema dopo aver stabilito che sono state costruite su terreni di proprietà di palestinesi. La decisione di procedere all'evacuazione del piccolo insediamento, realizzato una ventina d'anni fa, ha messo a dura prova la coesione del Governo, composto anche da ardenti difensori dell'occupazione in base a quanto afferma la Bibbia.
Dando ascolto a coloro che sostengono queste teorie, l'Esecutivo di Benjamin Netanhyahu mette a repentaglio anche solo la prospettiva di un regolamento del conflitto, ha avvertito la responsabile della dilpomazia europea Federica Mogherini, reagendo al quasi contemporaneo annuncio della realizzazione di altri 3'000 alloggi nella stessa regione. Si tratta del quarto comunicato del genere in meno di due settimane, ovvero da quando Donald Trump ha assunto la carica di presidente degli Stati Uniti.
AFP/dg