Il portavoce di Hamas, Abdel-Latif Al-Qanoua, è morto in un attacco aereo israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono, oggi, giovedì, alcuni media affiliati al movimento islamista palestinese. Al-Qanoua è l’ultima delle figure chiave di Hamas ad essere stata uccisa dalle forze israeliane da quando lo Stato ebraico ha ripreso le sue operazioni militari nella Striscia.
La tenda del portavoce di Hamas è stata colpita a Jabalia, afferma la tv Al-Aqsa. Nello stesso attacco sono rimaste ferite diverse persone, mentre raid separati hanno provocato, nella notte su oggi, giovedì, la morte di almeno sei persone a Gaza City.
Crescono le proteste
Le proteste nella Striscia di Gaza contro la guerra e contro il movimento islamista Hamas si stanno espandendo. Secondo testimoni oculari, migliaia di palestinesi hanno manifestato in diverse località dell’area, tra cui Beit Lahia e la città di Gaza a nord e Khan Yunis a sud della Striscia. Secondo testimoni oculari dell’agenzia di stampa tedesca, la maggioranza dei manifestanti ha protestato anche contro Hamas. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha invitato gli altri palestinesi a unirsi alle proteste.
Già martedì centinaia di palestinesi avevano protestato soprattutto nel nord, cosa molto insolita nella Striscia poiché Hamas è nota per la sua dura repressione degli oppositori interni. Le proteste, secondo fonti di stampa locali e internazionali, prenderebbero di mira anche i leader dell’organizzazione che vivono nel lusso all’estero e che i manifestanti accusano “di non interessarsi al destino della popolazione della Striscia devastata da mesi di guerra”.
Interventi israeliani in varie zone
Israele, oltre che nella Striscia, ha anche attaccato obiettivi in Libano e Siria durante la notte su oggi, giovedì. Secondo quanto riferito, la città portuale siriana di Latakia sarebbe stata attaccata. Inoltre un veicolo è stato attaccato nel sud del Libano. Il Libano e Israele si accusano reciprocamente di violare l’accordo di cessate il fuoco.
Dalla caduta del leader siriano Bashar al-Assad a dicembre, l’esercito israeliano ha notevolmente ampliato le sue attività militari anche sul territorio siriano. Israele giustifica la sua azione militare vicino alle alture del Golan occupate con la lotta contro i depositi di armi e le vie di rifornimento che dovrebbero essere utilizzate da Hamas e dalla milizia libanese Hezbollah.
Manifestazioni anche in Israele
Anche in Israele si sono svolte nuove manifestazioni. Migliaia di persone hanno protestato contro il Governo. Secondo il sito di notizie israeliano “ynet”, circa diecimila israeliani sono scesi in strada a Gerusalemme. Il quotidiano “Haaretz” ha parlato di migliaia di partecipanti a una manifestazione davanti al Parlamento. Anche a Tel Aviv si sono svolte manifestazioni.
Gli organizzatori delle proteste hanno dichiarato che il Governo “ha abbandonato gli ostaggi, ha messo in pericolo la sicurezza di Israele e ha approvato leggi aggressive ed estreme senza batter ciglio”. La nuova protesta è stata causata principalmente da un progetto di legge del Governo che intende ampliare significativamente il controllo politico sul processo di nomina dei giudici.

Palestinesi di Gaza contro Hamas
Telegiornale 26.03.2025, 20:00