Luigi Mangione si è dichiarato non colpevole nell’aula del tribunale penale di New York. Il 26enne è accusato di aver ucciso Brian Thompson, direttore generale di UnitedHealthcare (principale assicuratore sanitario USA) il 4 dicembre a New York.
Mangione è stato incriminato da un gran giurì - un gruppo di cittadini con poteri investigativi - per 11 capi d’accusa, tra cui l’omicidio come atto di “terrorismo”.
Il 4 dicembre erano diventate virali le immagini delle telecamere a circuito chiuso che ritraevano l’assassino mentre impugnava con freddezza una pistola (dotata di silenziatore) e sparava a Thompson su un marciapiede del quartiere degli affari di Manhattan. Il sospetto era riuscito a fuggire e a lasciare la città.
Cinque giorni dopo, Mangione è stato riconosciuto e arrestato in un locale di Altoona, una piccola città rurale a 500 km da New York. Diversi elementi lo rendono un sospettato: le sue impronte digitali sono state trovate vicino alla scena del crimine, così come i bossoli corrispondenti alla pistola del kit (alcuni dei quali fabbricati con una stampante 3D) trovati sul suo corpo. Tra i suoi effetti personali, la polizia ha trovato anche un testo scritto a mano di tre pagine, che prende di mira il settore delle assicurazioni sanitarie.
Se l’omicidio mirato del capo della principale assicurazione sanitaria privata del Paese, ai piedi dei grattacieli di New York, è stato uno shock, ha anche provocato un diluvio di commenti d’odio sui social network contro i programmi di assicurazione sanitaria americani, che hanno reso visibile una rabbia profonda contro il sistema delle assicurazioni private, accusate di favorire il profitto rispetto alle cure.
Notiziario 17.00 del 23.12.2024
Arrestato il presunto killer di Brian Thompson
Telegiornale 10.12.2024, 20:00