Il primo ministro iracheno Haider al-Abadi impone l’annullamento dei risultati del referendum curdo come condizione per qualsiasi negoziazione: “Si può aprire un dialogo solo nel quadro della Costituzione”. Lo ha dichiarato oggi, mercoledì, di fronte ai deputati del Parlamento, i quali hanno a loro volta richiesto che vengano prese “tutte le misure necessarie per preservare l’unità del paese”.
Il Legislativo intanto ha deciso per la chiusura di tutti i valichi di frontiera al di fuori del controllo dello Stato, e tutte le merci che transiteranno verranno considerate di contrabbando. È stato inoltre imposto ai ribelli di rimettere alle autorità centrali il controllo dei due aeroporti di Erbil e Souleimaniyeh, pena l’annullamento di tutti i voli internazionali a partire da venerdì.
Il referendum ha raccolto un appoggio schiacciante. Secondo i risultati definitivi il "sì" ha vinto con il 92,7% dei voti, con una partecipazione del 72,16%.
AFP/Bleff