Il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei profughi palestinesi (UNRWA) ha chiesto alla Confederazione di mostrarsi solidale. Senza finanziamenti, l’organizzazione dovrà cessare le attività in aprile, sostiene lo svizzero Philippe Lazzarini.
Il governo elvetico e le commissioni devono essere coscienti di cosa significherebbe se l’UNRWA non dovesse più essere in grado di finanziare le proprie attività, ha sottolineato Lazzarini in un’intervista pubblicata oggi dalle testate Tamedia. Misure volte a salvare vite nella Striscia di Gaza sarebbero interessate, così come le attività in Cisgiordania, Siria, Giordania e Libano.
Dopo gravi accuse all’organizzazione umanitaria, la Svizzera ha sospeso i versamenti di aiuto per l’anno in corso. Si tratta di un contributo di 20 milioni di franchi. Il Consiglio federale vuole prendere una decisione sul tema in primavera e Lazzarini si presenterà in marzo davanti alla Commissione della politica estera.
Campagne contro l’UNRWA
Lazzarini parte dal principio che Israele stia conducendo una campagna contro l’UNRWA al fine di distruggerla, ha dichiarato. “È un obiettivo politico a lungo termine, poiché si pensa che se l’organizzazione umanitaria verrà soppressa, lo status di rifugiato palestinese sarà regolato una volta per tutte, così come il diritto al rimpatrio”, ha proseguito.
Diversi Paesi, fra i quali Stati Uniti e Germania, i due più grandi finanziatori, hanno sospeso i loro aiuti. Il segretario generale delle Nazioni unite António Guterres ha fatto appello per il prosieguo delle operazioni dell’agenzia ONU.