UNRWA, un comitato per valutarne la neutralità

Il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha annunciato lunedì la creazione di un comitato indipendente per valutare la “neutralità” dell’Agenzia per i rifugiati palestinesi (UNRWA) e rispondere alle accuse mosse a diversi suoi dipendenti.

Il gruppo di valutazione sarà guidato dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, in collaborazione con tre centri di ricerca (l’Istituto Raoul Wallenberg in Svezia, l’Istituto Chr. Michelsen in Norvegia e l’Istituto danese per i diritti umani), secondo un comunicato stampa.

L’UNRWA è al centro di polemiche da quando Israele ha accusato 12 dei suoi 30’000 dipendenti regionali di essere coinvolti nell’attacco del 7 ottobre del gruppo islamista palestinese Hamas, che ha causato la morte in Israele di 1’140 persone. In risposta, una dozzina di Paesi, tra cui importanti donatori come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svezia, hanno annunciato la sospensione dei finanziamenti all’agenzia, che la scorsa settimana ha minacciato di cessare le sue attività “entro la fine di febbraio”.

L’obiettivo del gruppo di valutazione nominato lunedì è quello di “determinare se l’Agenzia sta facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire la sua neutralità e per rispondere a qualsiasi accusa di grave abuso”.

Il gruppo dovrà presentare un rapporto intermedio a Guterres entro la fine di marzo, seguito da un rapporto finale entro la fine di aprile, che includerà, se necessario, raccomandazioni per “migliorare e rafforzare” i meccanismi in vigore.

Il Segretario generale osserva “che queste accuse arrivano in un momento in cui l’UNRWA, la più importante organizzazione delle Nazioni Unite nella regione, sta lavorando in condizioni molto difficili per aiutare i due milioni di abitanti della Striscia di Gaza che dipendono da essa per sopravvivere nel mezzo di una delle peggiori e più complesse crisi umanitarie del mondo”.

La valutazione indipendente si svolgerà parallelamente a un’indagine interna delle Nazioni Unite avviata a gennaio a seguito alle accuse mosse ai dodici dipendenti dell’organizzazione.