L'ETA, che aveva messo fine nel 2011 a quattro decenni di lotta armata, ha consegnato oggi (sabato) tramite intermediari alle autorità francesi una lista di otto nascondigli dove recuperare quel che resta del suo arsenale. Si trovano nel Dipartimento dei Pyrénées-Atlantiques, al confine con la Spagna. Sempre classificati come organizzazione terroristica dall'UE, i separatisti (il cui nome completo è Euskadi Ta Askatasuna, Paesi Baschi e libertà) avevano preannunciato questo passo negli scorsi giorni e ora discuteranno del loro futuro, secondo Arnaldo Otegi, membro di quello che era considerato il loro braccio politico.
"È un grande progresso", ha commentato il ministro dell'interno francese Matthias Fekl. Un'operazione di polizia è stata subito lanciata per ritrovare i depositi.
A Madrid, invece, la reazione è più tiepida: il Governo conservatore esige le scuse per gli attentati che negli anni hanno causato, si stima, 829 morti. Già proclama la vittoria della democrazia sul terrorismo e avverte che gli appartenenti all'organizzazione non potranno aspettarsi alcun trattamento di favore. In carcere ce ne sono circa 360, di cui 75 in Francia e un centinaio condannati a pene di più di 10 anni.
pon/AFP/ATS
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