Le forze di combattimento curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti si sono impossessate, domenica, di uno tra i campi petroliferi più importanti, se non il più importante in assoluto, sul territorio siriano, strappandolo ai miliziani dello Stato islamico (IS).
“Le nostre forze sono riuscite a liberare la zona petrolifera strappandola all’IS senza subire particolari danni”. Così il portavoce delle forze curdo-arabe Lilwa al Abdallah che hanno lanciato l’offensiva nella zona di Deir Ezzor, nell’est siriano a pochi chilometri dalla frontiera con l’Iraq.
Il sito petrolifero di Al-Omar è uno tra i più importanti di tutta la Siria. Prima di essere distrutto nell’ottobre di due anni fa dai raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti, portava ai jihadisti tra 1,7 e 5,1 milioni di dollari al mese ricavati dalla vendita dell’oro nero. Stando all’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo con sede a Londra, le forze curdo-arabe hanno ripreso il controllo, nella notte su domenica, di un altro sito petrolifero pochi chilometri.
ATS/AFP/Reuters/Swing