"Quanto durerebbero le nostre scorte di carta igienica?", una domanda che potrebbe sembrare fuori luogo, ma questa è una delle preoccupazioni dei membri del Parlamento londinese in vista del possibile divorzio tra Londra e Europa.
Con questa domanda i parlamentari intendono far riflettere il Governo sulla possibilità che un’uscita dall'UE senza accordo rischierebbe di portare a gravi conseguenze, come la mancanza dei beni primari.
A soli 23 giorni dalla data fissata per la Brexit infatti, sembra ormai che si sia giunti al punto di un collasso finale. "È enormemente improbabile un accordo", avrebbe detto Angela Merkel a Boris Johnson in un colloquio telefonico. La cancelliera tedesca chiederebbe la permanenza dell'Irlanda del Nord nell'unione doganale europea. Soluzione questa respinta da Londra che propone invece controlli doganali tra le due Irlande sia pure a distanza e con mezzi tecnologici.
Intanto, i partiti di opposizione sono convinti che l'obbiettivo del Governo sia quello di sabotare i negoziati e far ricadere tutta la responsabilità su Bruxelles. Johnson respinge queste accuse e ribadisce che porterà il Regno Unito comunque fuori dall'Europa, con o senza accordo: "vivi o morti".
Ma è proprio sullo scarica-barile che insiste invece il presidente del consiglio europeo Tusk quando dichiara "è uno stupido gioco, ma in ballo ci sono la sicurezza e la vita delle persone".