Alcuni temerari contadini hanno deciso di coltivare la vigna in Svezia: sono già 250 e una quarantina riesce a commercializzare i propri vini.
Da 15 anni Murre Soufakis testa i differenti tipi di vitigno. In particolare alcune qualità svizzere. Aiutato dal riscaldamento climatico, appassionato di vini vallesani, Murre si è lanciato alla ricerca del bouquet perfetto per il terreno svedese: "Nel corso degli anni ho testato quasi 300 tipi di vitigno. Adesso ci concentriamo sulla qualità Solaris, particolarmente adatta al nostro clima e al nostro terreno."
Sulla scia della sua esperienza, buona parte dei 250 vignaioli ha adottato Solaris, particolarmente resistente alle malattie, con le cui uve si produce un vino bianco. L'iniziativa di Murre fa ormai scuola. Fra i discepoli c'è anche Peter: "Questa attività si sviluppa velocemente. Il clima sta diventa sempre più mite e questo fa della Svezia un luogo eccellente per la vigna".
Un po' più nell'entroterra, il banchiere Håkan ha abbandonato la carriera a 50 anni per riprendere la fattoria dei genitori. Invece dell'orzo, anche lui coltiva ora la vigna, ma non ha perso il senso per gli affari. Per lui il vino svedese ha delle particolarità che si sposano con i tempi: "Le nuove generazioni cercano dei vini che hanno dei sapori nuovi e, indipendentemente dal fatto che siano vini francesi, indiani o cinesi, vogliono anche consumare dei prodotti naturali".
Il vino svedese è strettamente biologico. Dalla scorsa estate gli investimenti e le tenute che lo producono si sono moltiplicate. Il prodotto principale è lo spumante: pare che le bollicine svedesi siano richiestissime.